Annunciati i 4 premiati italiani per l’integrazione europea
La giuria, presieduta dalla cancelliera Sylvie Guillaume (S&D, FR), ha assegnato un premio al professor Antonio Silvio Calò, insegnante di storia e filosofia al liceo Canova di Treviso: da giugno del 2015 ospita nella sua abitazione sei immigrati africani. In seguito ai tragici eventi di Lampedusa del 2015 in cui centinaia di migranti persero la vita nel disperato tentativo di raggiungere la costa italiana, il professor Calò, insieme alla sua famiglia, da semplice cittadino, si rese disponibile con la Prefettura ad accogliere presso la sua abitazione alcuni dei sopravvissuti del naufragio.
L’accoglienza in Veneto, l’autismo, la sofferenza psichica e l’assistenza agli albini africani nelle motivazioni dei premi
Un premio è stato assegnato alla Fondazione B.A.P. ONLUS, che sostiene e promuove il Centro abilitativo per minori Francesco Faroni, rivolto a ragazzi e bambini autistici. Oggi in questo centro sono seguiti novanta minori a partire dall'età di due anni, a titolo completamente gratuito. Vengono sperimentati moduli di trattamento intensivi secondo gli standard delle più avanzate ricerche scientifiche internazionali.
Premiata anche la dottoressa Paola Scagnelli che è primario di radiologia dell'ospedale di Lodi. Durante i suoi periodi di ferie svolge il suo operato di medico a Tabora, in Tanzania, presso una casa famiglia gestita dalle suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata. La casa famiglia si occupa di bambini albini che altrimenti, vivendo al di fuori della struttura, rischierebbero di essere venduti o uccisi per il biancore della loro pelle.
Terzo riconoscimento per Don Virginio Colmegna, ex direttore della Caritas Lombardia, ed attivo sin dagli anni Ottanta come fondatore di comunità di accoglienza nel campo della sofferenza psichica e dei minori. Si è anche contraddistinto per un forte impegno a favore del reinserimento lavorativo dei detenuti, in particolare con progetti nel carcere milanese di Opera.