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UNESCO adotta l’idea di Rete Mondiale dei Musei dell'Acqua

21/06/2018
UNESCO adotta l’idea di Rete Mondiale dei Musei dell'AcquaIl progetto formalmente adottato dal Consiglio Intergovernativo IHP dell’UNESCO nasce a Venezia nel 2017 grazie alla collaborazione tra Centro internazionale Civiltà dell’Acqua ONLUS, Università Ca’ Foscari e l’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa con sede nella città lagunare. Con una risoluzione che è stata votata all’unanimità da 36 Stati, la creazione della “Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua” è stata inserita nell’ambito del Programma Idrologico Internazionale (IHP).
La Rete Mondiale dei Musei dell'Acqua coinvolge ad oggi oltre 60 musei e centri di ricerca in varie parti del mondo con un bacino potenziale di oltre 5 milioni di utenti. Numerosi, infatti, sono i Paesi interessati a sviluppare una “coscienza” dell’acqua per assicurare soprattutto alle giovani generazioni un futuro sostenibile, in linea con gli obiettivi della nuova Agenda di Sviluppo della Nazioni Unite.
I Musei dell’Acqua rappresentano i luoghi in cui si valorizza la ricchezza e l’unicità dell’inestimabile patrimonio “idraulico” dei nostri Paesi, un patrimonio di cultura e conoscenza che costituisce una risorsa fondamentale per affrontare le sfide nel settore idrologico e nella gestione delle risorse idriche che la comunità internazionale è chiamata oggi ad affrontare.

Oltre ai 60 musei già aderenti, un centinaio di altre realtà si candida ad entrare nella Rete

Anche sul tema della “cultura dell’acqua”, l’Italia conferma la sua leadership nella conservazione e trasmissione del patrimonio, tanto materiale che immateriale, alle future generazioni. La Rete italiana dei “Musei” è attualmente composta da 11 membri e, nelle volontà della delegazione permanente dell'Italia presso l'UNESCO, si estenderà in futuro anche alle città d’acqua italiane, le città con rilevante patrimonio idraulico e storico, tangibile e intangibile: oltre a Venezia e alla sua laguna, Milano con i suoi Navigli; Bologna con i suoi canali; Roma con i suoi acquedotti; Comacchio con le saline; Palermo e Napoli con i loro canali sotterranei. Un patrimonio unico che potrà essere valorizzato anche in chiave turistica.
Alla fine del Consiglio IHP, una videoconferenza con i Paesi dell'America Latina ha palesato il forte interesse dimostrato per il progetto, con la potenziale iscrizione alla Rete di oltre cento nuovi musei e realtà differenti. E anche la Farnesina ha riportato la notizia, dando così ulteriore rilievo nazionale ed internazionale a questo progetto volto a porre l'acqua come bene essenziale che ci accomuna.

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