Roma ospiterà la sede del Segretariato Permanente dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, l’organismo che raccoglie le delegazioni dei parlamentari dei Paesi dell’Unione Europea e di quelli che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo. La decisione è stata presa dai componenti del bureau dell’Ap-UpM durante la riunione decisiva che si è tenuta a Bruxelles sotto la Presidenza del Parlamento europeo.
L’Assemblea parlamentare rappresenta l’istituzione che garantisce il quadro di cooperazione tra i rappresentanti eletti dei Paesi dell’Unione Europea e dei suoi partner della sponda meridionale del Mediterraneo, contribuendo a rafforzare visibilità e trasparenza del partenariato euro-mediterraneo e aumentare la legittimità democratica e il sostegno alla cooperazione regionale. L’Assemblea parlamentare svolge almeno una sessione plenaria ogni anno e include 280 membri, egualmente distribuiti tra Paesi del nord e del sud del Mediterraneo.

Plaudono alla designazione la Presidenza del Parlamento europeo, il Ministero degli esteri e Roma

Soddisfazione per la designazione viene manifestata dalla Farnesina con il Ministro degli esteri, Enzo Moavero Milanesi, che ha sottolineato l’intenso lavoro di squadra tra Governo e Parlamento per assicurare il successo della candidatura della città di Roma. Di “vittoria” parla la Sindaca Virginia Raggi mentre il presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito, sottolinea: «eravamo convinti che Roma potesse essere considerata il luogo più adatto».
Particolare soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani: «Dobbiamo lavorare per rilanciare l’Assemblea Euromediterranea che può giocare un ruolo chiave nella stabilità del Mediterraneo, a cominciare dalla Libia, dove va sostenuto il processo verso le elezioni e il rafforzamento dello Stato». Gli ha fatto eco il vicepresidente David Sassoli: «Abbiamo bisogno di rafforzare il dialogo fra i Paesi delle sponde nord e sud del Mediterraneo per affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti: immigrazione, sicurezza, crescita economica».