«Fa piacere constatare che il sistema produttivo regionale veneto gode di un ‘vantaggio competitivo’ dovuto al minore peso della burocrazia rispetto a molte aree del Paese». Lo dichiara con soddisfazione Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che così commenta i risultati di uno studio appena concluso dall’Ufficio Studi della federazione.
«È una situazione – continua il presidente Bonomo – particolarmente apprezzata dalle piccole imprese nelle quali titolari e soci rubano letteralmente tempo al lavoro per districarsi in un labirinto da 136 mila atti normativi vigenti. Ma il confronto con l’Europa e con le regioni ‘vicine’ a statuto speciale ci porta a dire che ci sono ampi margini di miglioramento. Se in questo Paese, come ha recentemente fatto notare il professor Cottarelli il costo della burocrazia sulle imprese, stimato in 31 miliardi di euro, genera un gettito fiscale di 35 miliardi c’è davvero qualcosa che non va. E – conclude Bonomo – la strada maestra, almeno per il nostro Veneto, è quella di proseguire nel processo di autonomia avviato dopo il referendum dello scorso ottobre».

Nella classifica per regioni, il Veneto è al quint’ultimo posto (con un indice dimezzato rispetto al sud)

L’analisi dei dati di Eurobarometro della Commissione europea evidenzia che il peso della burocrazia nel nostro Paese è molto più elevato rispetto alla media dei Paesi dell’Unione europea. Nel 2017 la complessità delle procedure amministrative è ritenuto un problema nell’attività dell’azienda dall’84% degli imprenditori in Italia, oltre venti punti superiore al 60% della media Ue. Il peso della burocrazia influenza l’attività di impresa con intensità simile all’Italia anche in Francia (85%) mentre è meno pesante in Germania (51%) e Spagna (46%) e si riduce in modo più marcato nel Regno Unito (19%).
Al fine di evidenziare le differenziazioni territoriali del peso della burocrazia su cittadini ed imprese, Confartigianato ha costruito un ‘Indice della Burocrazia’ per regione elaborato sulla base di 10 indicatori: dai tempi della giustizia civile e tributaria alle pratiche online gestite dai Comuni, dalla
lunghezza delle code in uffici che erogano servizi all’assenteismo per malattia dei dipendenti pubblici.
In questa speciale classifica la regione Veneto si piazza buona quint’ultima con un indice pari a 406,1 davanti all’Emilia Romagna (401,6) e a tre regioni a statuto speciale: Valle D’Aosta (331), Friuli Venezia Giulia (294,8) e Trentino Alto Adige (275,5). Va evidenziato che l’Indice Confartigianato della Burocrazia mostra una forte correlazione negativa con il PIL pro-capite a valori correnti associando un maggiore peso della burocrazia alle regioni, fenomeno prevalente in quelle meridionali, con un minore reddito per abitante e generando una spirale di burocrazia e bassa crescita. Complessivamente il Mezzogiorno guida la classifica con un valore pari a 704,9 e stacca il Centro con un indice pari a 572,7 seguito dal Nord-Ovest con 438,0 mentre il Nord-Est con 384,5.