Riciclare la plastica per combattere l’inquinamento dei mari
La plastica rappresenta l'85% dei rifiuti delle spiagge e oltre l'80% dei rifiuti marini. Nell'UE, la produzione globale annua di plastica ha raggiunto i 322 milioni di tonnellate nel 2015, e si prevede che raddoppierà nei prossimi 20 anni. Secondo la Commissione europea, l'87% dei cittadini dell'UE si dichiara preoccupato per l'impatto ambientale della plastica, ma solo il 30% dei rifiuti di plastica viene raccolto per il riciclaggio, mentre solo il 6% della plastica immessa sul mercato è costituita da materiali riciclati. Il Parlamento sottolinea che esistono diversi modi per raggiungere tassi elevati di raccolta differenziata e riciclaggio, tra cui gli Stati membri possono scegliere: un sistema di responsabilità estesa del produttore, meccanismi di deposito-rimborso e una maggiore sensibilizzazione del pubblico.
Anche i pescatori possono svolgere un’azione importante che gli Stati dovrebbero incentivare
«La mia relazione – ha detto Mark Demesmaeker (ECR, BE) illustrando il provvedimento in aula – non è un appello contro la plastica, ma un appello per un'economia circolare della plastica, in cui trattiamo la plastica in modo sostenibile e responsabile, in modo da poter fermare gli effetti dannosi e preservare il valore della catena di produzione. Per avere successo, dobbiamo utilizzare la strategia come leva per modelli circolari di produzione e consumo. Dobbiamo fornire soluzioni su misura, poiché non esistono soluzioni facili. E dobbiamo lavorare insieme lungo l'intera catena».
Il dibattito in aula ha sottolineato l’importanza del ruolo che i pescatori potrebbero svolgere nella lotta contro la plastica nei mari, in particolare raccogliendo i rifiuti durante le loro attività di pesca e riportandoli in porto. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero incentivare questa attività.