L’inquinamento accrescerà le differenze tra ricchi e poveri
È la prima volta che un gruppo di ricercatori sviluppa un data set che consente di quantificare il costo sociale del carbonio, universalmente considerato la misura del danno economico derivante da emissioni di anidride carbonica, per ciascuno dei circa 200 Paesi del mondo. E i risultati sono sorprendenti: oltre a rivelare che alcuni paesi sono destinati a risentire più di altri delle emissioni di carbonio, India, Cina e USA sono quelli che perderanno di più di fronte ai cambiamenti climatici, gli esiti dello studio mostrano che il costo sociale del carbonio a livello globale è più elevato di quello normalmente preso in considerazione.
Ad essere maggiormente colpiti saranno i Paesi che oggi producono più anidride carbonica
Infatti, le stime più recenti prodotte dall'EPA (Agenzia di protezione ambientale degli USA), che sono generalmente utilizzate come standard su questi argomenti, mostrano un range di costi compreso tra 12 e 62 dollari per tonnellata di CO2 emessa entro il 2020, mentre i nuovi dati parlano di costi sociali compresi approssimativamente tra 180 e 800 dollari statunitensi a livello globale.
Sottolinea Massimo Tavoni, Professore Associato al Politecnico di Milano, direttore di EIEE - European Institute on Economics and the Environment e autore della ricerca: «La nostra analisi dimostra che i costi sociali dei cambiamenti climatici saranno elevati per molti Stati, compresi quelli, come USA e i Paesi del Golfo, che tradizionalmente sono lontani dalla leadership delle politiche climatiche. In più, il 90% degli Stati del mondo registrerà perdite a causa dei cambiamenti climatici, e questo non potrà non esacerbare ineguaglianze e tensioni internazionali. Molti Paesi non hanno ancora riconosciuto i rischi posti dai cambiamenti climatici, il nostro studio cerca di riempire questa lacuna».