Principi straordinari nella legge sull’artigianato veneto
«La nuova legge veneta sull’artigianato è realtà – dichiara Bonomo – Il suo obiettivo è la crescita e lo sviluppo delle nostre imprese. Pur consapevoli che l’approvazione di una norma non basta per eliminare le difficoltà con cui i nostri imprenditori si confrontano quotidianamente, siamo convinti che possa essere un ottimo punto di partenza per scrivere una nuova pagina per l’artigianato in Veneto. Ora è necessario passare alla fase di traduzione dei principi contenuti nella norma, in atti concreti che contengano misure di sostegno e sviluppo per le imprese artigiane. In particolare il provvedimento che rappresenterà il cuore della fase attuativa della legge, sarà l’adozione del piano triennale degli interventi».
Considerando che la norma regionale ha una dotazione finanziaria importante, certamente la legge veneta è quella con la maggior dotazione tra quelle finora approvate in Italia, è indispensabile utilizzare in maniera efficace e responsabile tali risorse a vantaggio delle imprese. Confartigianato ha già avviato nei mesi scorsi dei tavoli di lavoro che si sono interrogati su priorità e strumenti individuando gli elementi che possano contribuire ad una rapida stesura del piano da parte della Giunta regionale.
Obiettivo è sostenere l’innovazione e la globalizzazione, ma anche salvaguardare il valore tradizionale
«Le politiche di investimento – rimarca il presidente Bonomo – rivestono un ruolo chiave. Si tratta di sostenere i processi di innovazione all’interno delle imprese, favorendo l’evoluzione digitale che consenta all’artigianato di crescere e competere, l’accompagnamento all’internazionalizzazione con percorsi su misura per le esigenze delle imprese, la creazione delle condizioni affinché possa tornare a crescere il tasso di natalità delle imprese, mediante percorsi di affiancamento ai neo imprenditori. E ancora promuovere una nuova cultura finanziaria del credito, rilanciandone la filiera regionale con un ruolo attivo da parte di tutti i soggetti coinvolti. Infine la formazione quale strumento di aggiornamento e competitività per salvaguardare il capitale umano».
Altro elemento di innovazione contenuto nella legge regionale è il riconoscimento della figura del Maestro Artigiano. «Dopo aver condotto un’analisi sui diversi modelli esistenti in Italia e all’estero – anticipa il presidente di Confartigianato Imprese Veneto – siamo giunti alla conclusione che il Veneto deve optare per il riconoscimento di un titolo che possa essere spendibile per l’imprenditore artigiano, che lo qualifichi e dia evidenza delle sue capacità. Da questo scaturisce l’intenzione di proporre un percorso di riconoscimento di adeguata durata e contenuti che porti al conseguimento di un titolo riconosciuto anche da parte del consumatore».