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Blocco veneto del traffico: rischiano le società di servizi

08/10/2018
Blocco veneto del traffico: rischiano le società di servizi
A partire dal 1° ottobre, con specifiche ordinanze dei Comuni, sono entrate in vigore le misure previste dall’accordo di programma del 2017 sottoscritto dalle Regioni Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia. È uno strumento concordato tra le Regioni del bacino padano per il miglioramento della qualità dell’aria e prevede misure restrittive su una serie di attività, tra le quali, principalmente, i trasporti. Le restrizioni riguardano in questo caso le categorie di veicoli diesel fino ad euro 3 con la possibilità di estensione agli euro 4, in condizioni di particolare degrado della qualità dell’aria, in termini di PM10 (polveri sottili) e biossido di azoto (NOx), entrambi componenti generate dalla combustione. I Comuni veneti con oltre 30.000 abitanti, sono 16 in tutta la regione tra i quali i sette capoluoghi di provincia, dal 1° ottobre sono off limits per veicoli diesel euro 3 e inferiori ed in casi di superamento di certi limiti di PM10 anche per le euro 4.
«Le delibere comunali – fa presente Agostino Bonomo, Presidente di Confartigianato Imprese Venetorischiano di mettere fuori gioco 173.000 veicoli commerciali di imprese venete. A rischio sono le attività economiche, in primis le imprese di servizio».

Serve una misura che possa permettere alle società dei servizi urbani di rinnovare il parco auto


«Come sempre succede in Italia – continua Bonomo – per chi lavora arriva il bastone senza la carota. L’accordo prevedeva infatti non solamente limitazioni all’utilizzo di auto, ma anche incentivi alla sostituzione del parco auto circolante inquinante, a cominciare dai veicoli che sarebbero stati interessati dai provvedimenti in base all’accordo. Ad oggi per altro solo in minima parte sono state avviate mentre i vincoli sono già vigenti. È urgente un coordinamento tra i sindaci interessati e le categorie al fine di trovare soluzioni condivise che vadano: dalla non applicazione delle sanzioni per questo primo periodo (ricordo che con il nuovo codice della strada alla seconda infrazione scatta la sospensione della patente per 30gg) alla individuazione di casi di esenzione sino alla programmazione di incentivi per la sostituzione dei mezzi».

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