Confindustria e sindacati insieme per la formazione digitale
I programmi formativi per affrontare la comune sfida della competitività, che sta alla base di questa norma, devono essere approvati di comune accordo dalle imprese e dai sindacati, in particolare dalle RSU aziendali che conoscono direttamente le realtà produttive in cui operano e meglio sanno interpretare le sfide da affrontare per la crescita e lo sviluppo. Nelle aziende in cui mancano le RSU, l’accordo raggiunto prevede che il piano formativo sia inviato a un Comitato Paritetico, con rappresentanze imprenditoriali e sindacali, che ne valuta i contenuti, alla luce dei decreti ministeriali attuativi e delle linee guida degli accordi interconfederali.
Nuove competenze professionali per essere pronti ai cambiamenti dell’economia globalizzata
Già con l’Accordo interconfederale del 9 marzo scorso, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil nazionali avevano riconosciuto come la competitività del sistema produttivo e delle imprese si fondi sempre più sul patrimonio di competenze delle lavoratrici e dei lavoratori. In particolare, l’intesa siglata ora dà attuazione agli impegni presi dalle Organizzazioni Sindacali di Venezia e Confindustria nel dicembre del 2017 con l’istituzione della Cabina di regia permanente, che persegue lo sviluppo di questo territorio anche attraverso la formazione, la riqualificazione professionale e la condivisione di percorsi sulla formazione continua e qualificata del capitale umano.
L’accordo fra Confindustria Venezia, Cgil, Cisl e Uil veneziane, infatti, incoraggia aziende e lavoratori a individuare le azioni più opportune per rimanere al passo con la rivoluzione digitale. I dipendenti potranno acquisire nuove competenze professionali per prepararsi al cambiamento profondo del mercato del lavoro; le imprese potranno contare su risorse preparate per innovare e competere nel mercato globale. Tutto ciò a beneficio di un’area, quella di Venezia, che in ambito di ricerca e innovazione non è mai stata seconda a nessuno.