Una nuova società regionale per il trasporto dei pendolari
Sistemi Territoriali oggi gestisce l’infrastruttura ferroviaria regionale Adria - Mestre e svolge attività di servizio ferroviario anche per le tratte di competenza di RFI Verona - Rovigo e Rovigo – Chioggia. La stessa società gestisce inoltre le funzioni relative alla manutenzione e gestione delle linee navigabili ricadenti nel territorio regionale. «Si tratta di un provvedimento legislativo assolutamente strategico per quella che sarà la mobilità in Veneto – commenta l’Assessora alle infrastrutture Elisa De Berti – Da qui ripartiamo per la riorganizzazione del settore ferroviario in relazione ad alcune linee considerate tra le peggiori in Italia. Questo per arrivare ad offrire un servizio efficace ed omogeneo su tutto il territorio, in modo che non ci siano più pendolari di serie A e altri di serie B».
Per la Regione la nuova società potrà ottenere un importante beneficio fiscale da reinvestire nei servizi
«La nuova società – sottolinea l’assessore De Berti – diventerà strategica per il sostegno e la promozione della mobilità intervenendo direttamente nel campo del biglietto unico, dell’integrazione ferro-gomma, degli investimenti infrastrutturali. L’elettrificazione sulla tratta mancante della Mestre-Adria e sull’intera tratta Legnago–Verona, ad esempio, renderà possibile migliorare il servizio secondo modelli più performanti e rispondenti alle esigenze di tutti i pendolari».
«Da un punto di vista finanziario – fa rilevare da parte sua il Vicepresidente Gianluca Forcolin – la previsione normativa può comportare un rilevante risparmio per la Regione, nell’ipotesi che l’Agenzia delle Entrate confermi la non assoggettabilità ad IVA dei corrispettivi dei contratti di servizio ferroviari, come richiesto da Sistemi Territoriali. Questo beneficio sarebbe dell’ordine di circa 16 milioni di euro/anno che potrebbero essere reinvestiti per la promozione del trasporto pubblico».