È il Macbeth di Verdi ad inaugurare la Stagione della Fenice
Macbeth è la decima opera composta da Giuseppe Verdi (1813-1901), la prima del suo catalogo ispirata da un dramma di William Shakespeare. Commissionata dall’impresario Alessandro Lanari, che aveva proposto al bussetano di lavorare a un titolo di genere «fantastico», debuttò al Teatro della Pergola di Firenze il 14 marzo 1847, riscuotendo un grande successo di pubblico. Fin da subito si pensò a una ripresa per Parigi, visto anche il consenso riscosso immediatamente in altre piazze internazionali – Madrid, Budapest, Barcellona, Costantinopoli e Valencia solo nel 1848 – ma al Théâtre Lyrique giunse solamente il 19 aprile 1865, con alcune importanti revisioni, sia al libretto, tradotto in francese per l’occasione, sia alla musica. Questa versione, nella traduzione in italiano, è quella che Verdi considerava definitiva.
Macbeth è la nona produzione di Damiano Michieletto per la Fenice: «È una tragedia particolare – ha dichiarato il regista Damiano Michieletto – perché ci si trova di fronte a un mondo onirico e costellato di allucinazioni. Bisogna tenere conto che il protagonista parla con le streghe, che fanno ovviamente parte di un universo fantastico e appunto allucinato. Io ho immaginato che queste streghe rappresentino una sorta di medium con il mondo dei morti: Macbeth vive un lutto, soffre per una figlia che gli è morta. È come se questa dimensione ‘ultraterrena’ rappresentasse il suo desiderio di reincontrare questa figlia scomparsa, che si ripropone alla sua mente attraverso le streghe».
«Macbeth non parla solo agli spettatori contemporanei, ma ai pubblici di tutti i tempi – ha dichiarato il direttore Myung-Whun Chung – Protagoniste sono due persone che vogliono dominare su tutti gli altri: figure come queste, accecate dalla volontà di potere, costituiscono in ogni epoca e luogo un grande pericolo per l’umanità. E quest’opera, anche se il soggetto è scuro e violento, serve a noi tutti per capire quanto quella droga che è la smania di potere sia terribilmente radicata nell’uomo. Come sempre la musica riesce a far passare un determinato messaggio a livello più alto rispetto alle sole parole. Queste ultime restano nella testa, mentre la musica entra nel cuore e nello spirito di ogni essere umano».
Il maestro Chung guiderà l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice – maestro del Coro, Claudio Marino Moretti – e un cast di interpreti composto dal baritono Luca Salsi nel ruolo del protagonista, dal basso Simon Lim in quello del generale Banco, dal soprano Vittoria Yeo (in sostituzione dell’indisposta Tatiana Serjan) in quello di Lady Macbeth e dal tenore Stefano Secco in quello di Macduff; inoltre Elisabetta Martorana sarà la dama di lady Macbeth; Marcello Nardis, Malcolm, il figlio di re Duncano; Armando Gabba, il medico. Gli artisti del Coro Antonio Casagrande ed Enzo Borghetti, Emanuele Pedrini e Giampaolo Baldin, Umberto Imbrenda e Nicola Nalesso si alterneranno rispettivamente nei ruoli comprimari del domestico di Macbeth, del sicario e dell’araldo. Le tre apparizioni, infine, saranno interpretate dalle voci bianche soliste dei Piccoli Cantori Veneziani preparati da Diana D’Alessio e Elena Rossi.
La nuova produzione di Macbeth sarà altamente social-friendly: dal mattino di venerdì 23 novembre i profili Twitter del Teatro La Fenice assieme a Ventagli di parole (@VentagliP) e Scrivo arte (@ScrivoArte) prepareranno i loro follower sul tema di Macbeth – attraverso l’hashtag #Macbeth – leggendo il dramma di Shakespeare, mostrando le sue declinazioni nell’ambito dell’arte, guidando alla comprensione del melodramma di Verdi. L’invito a tutti gli appassionati è, inoltre, quello di partecipare al live twitting, che avrà inizio alle 18.00; mentre la serata e il backstage verranno raccontati anche su Instagram nelle story di La Repubblica (@larepubblica).
La serata infine sarà impreziosita dalla presentazione, in anteprima, di Belcanto di Bellussi Metodo Classico, il nuovo prodotto, dedicato all’opera e inserito nella linea di spumanti più pregiata, proposto dallo sponsor tecnico di serata Bellussi.
Lo spettacolo – proposto con sopratitoli in italiano e in inglese – sarà in scena venerdì 23 novembre 2018 ore 19.00 (turno A), domenica 25 novembre ore 15.30 (turno B), martedì 27 novembre ore 19.00 (turno D), giovedì 29 novembre ore 19.00 (turno E) e sabato 1 dicembre 2018 ore 15.30 (turno C).
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