Risplendono di nuova luce le opere di Tintoretto a San Rocco
Valorizzata la fruizione dell’arte e rafforzato il messaggio di solidarietà e fraternità della Confraternita
La nuova sfida nel campo della valorizzazione dei Beni Culturali si gioca sul terreno dell’innovazione, sia per quanto riguarda la tutela e la conservazione, ma soprattutto la fruizione dell’opera stessa. Non si tratta solo di migliorare l’aspetto illuminotecnico, ma di considerare la luce come attore primario, in grado di influenzare la percezione approfondita dell’arte nello spazio, come se fosse l’opera stessa a risvegliarsi, attraverso un progetto creato su misura, sintesi tra studio ed elaborazione tecnologica.
«La Scuola Grande di San Rocco – spiega con passione l’architetto Franco Posocco, Guardian Grando a San Rocco - persegue le sue finalità spirituali non soltanto attraverso l’attività di assistenza e beneficenza, ma anche comunicando un messaggio di solidarietà e fraternità. In tale prospettiva la luce che Tintoretto “scopre” nella seconda metà del Cinquecento, non è soltanto il mezzo attraverso cui si percepisce la realtà, ma anche lo strumento per conoscere virtualmente l’essenza della natura e della persona umana. La luce è quindi ad un tempo sinonimo della conoscenza e metafora della vita. È stato questo il punto d’incontro tra gli obiettivi morali della Scuola Grande e la tecnologia innovativa de iGuzzini: le conquiste della tecnica con la loro potenza si mettono al servizio dell’umanesimo che si trasmette attraverso il messaggio universale ed eterno dell’arte».
La nuova illuminazione è stata inaugurata alla presenza del Ministro ai benei culturali, Alberto Bonisoli.