Soddisfazione ANCE per la strada intrapresa sul Mose
«Una decisione – spiega Cavallin – che rappresenta un elemento estremamente positivo per due ordini di motivi. Innanzitutto perché, come in questi mesi Ance Venezia ha ripetutamente richiesto, si tratta di un segnale concreto della volontà di riprendere e finalmente portare a termine quest’opera essenziale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, superando i freni, i dubbi e le riserve che avevano in qualche modo portato ad uno stallo, operativo e decisionale, che si stava protraendo da tanto, troppo tempo. In secondo luogo perché, come si è già avuto modo di sottolineare, per raggiungere questo obiettivo, si è scelta la strada di rivolgersi alle imprese locali del Consorzio Venezia Nuova, che per know-how, esperienza, professionalità e affidabilità sono in grado di assicurare l’ottimale perseguimento del risultato. Ciò risulta del resto confermato dal fatto che si tratta di imprese che conoscono molto bene il contesto, in quanto già da anni sono impegnate dei lavori di realizzazione del Mose e nelle opere di salvaguardia in senso lato, e per questo offrono la massima garanzia di serietà e competenza».
L’Ance si rende disponibile all’attività di vigilanza per evitare fenomeni di scorrettezza
«Ora – Prosegue il presidente Cavallin – l’auspicio è quello che nell’operazione di completamento della grande opera venga in qualche modo assicurato il coinvolgimento anche di altre qualificate e selezionate realtà imprenditoriali presenti sul territorio, che sono a loro volta in grado di dare un valido e importante contributo. Ciò potrà avvenire attraverso l’eventuale allargamento della compagine dei consorzi affidatari, nel rispetto delle rispettive regole interne e di quelle del Consorzio Venezia Nuova, sia mediante il concorso a vario titolo delle altre imprese nella fase esecutiva delle opere. A quest’ultimo riguardo, cogliendo lo spunto dalle dichiarazioni dell’assessore comunale Renato Boraso, proprio la conoscenza delle imprese affidatarie e la possibilità di un loro controllo diretto del loro operato ci rende fiduciosi sul fatto che la gestione dei subappalti avverrà in modo corretto e trasparente, senza il ripetersi di quei fenomeni, purtroppo ricorrenti in passato, di compressione delle condizioni contrattuali ed economiche a scapito delle piccole imprese subappaltatrici e fornitrici».
«Anche in questo – conclude Ugo Cavallin – Ance Venezia dà la propria disponibilità a concorrere all'attività di vigilanza».