Esame di legalità per i Paesi che ottengono i fondi europei
Assistita da un gruppo di esperti indipendenti, la Commissione europea avrà il compito di stabilire le “carenze generalizzate per quanto riguarda lo Stato di diritto” e decidere le misure da attuare, che potrebbero arrivare fino alla sospensione dei pagamenti dei contributi erogati dal bilancio UE. Solo una volta che lo Stato membro avrà rimediato alle carenze individuate dalla Commissione europea, il Parlamento e i ministri dell'UE potranno sbloccare i fondi.
Per assistere la Commissione, un gruppo di esperti specializzati in diritto costituzionale e questioni finanziarie, composto da un esperto nominato dal parlamento nazionale di ciascuno Stato membro e da cinque nominati dal Parlamento europeo, valuterà annualmente la situazione in tutti gli Stati membri e preparerà una sintesi pubblica delle sue conclusioni.
L’elenco delle violazioni che gli Stati devono combattere comprendono l’evasione e le frodi fiscali
La Commissione potrà stabilire che lo Stato di diritto è minacciato qualora siano compromessi uno o più elementi di un preciso elenco che comprende violazioni al corretto funzionamento delle autorità dello Stato membro preposte ad eseguire il bilancio dell'Unione e la corretta operatività delle autorità preposte al controllo finanziario. Sotto esame saranno le indagini nella repressione delle frodi, incluse quelle fiscali, la corruzione o altre violazioni che riguardano l’esecuzione del bilancio dell'Unione.
Il progetto di legge include nell’elenco delle violazioni da monitorare da parte degli esperti il controllo giurisdizionale da parte di organi giurisdizionali indipendenti, il recupero di fondi indebitamente versati, la prevenzione e la repressione dell'evasione fiscale e della concorrenza fiscale, e la collaborazione con l'Ufficio europeo per la lotta antifrode e, se lo Stato membro interessato vi aderisce, con la Procura europea.