Le donne imprenditrici e dirigenti fanno ricca l’economia
AIDDA è la prima associazione italiana nata con lo specifico obiettivo di valorizzare e sostenere l’imprenditoria al femminile, il ruolo delle donne manager e delle professioniste. Fondata nel 1961 a Torino, è attualmente guidata da Maria Claudia Torlasco. In campo nazionale le imprenditrici di Aidda appoggiano con convinzione la proposta di prorogare per altri tre mandati la legge Golfo-Mosca (legge 120/2011) che ha introdotto l’obbligo di rispettare le quote rosa nelle imprese pubbliche e partecipate.
Nel Veneto, le imprese ‘in rosa’ sono 60.134, pari al 24,2% delle 248,531 aziende del territorio regionale e presidente regionale di Aidda è Edy Dalla Vecchia, imprenditrice di Sandrigo del settore metalmeccanico, che chiede «più visibilità e la possibilità di ‘fare rete’ per condividere innovazione, formazione e buone pratiche».
Le donne imprenditrici nel Veneto hanno più cultura e le loro imprese rischiano meno di fallire
«In Veneto una donna su tre è laureata – sottolinea Sandra Miotto, consigliera di parità del Veneto – mentre il rapporto scende a uno su quattro per i maschi. Le donne quindi sono in media più colte dei loro colleghi, ma faticano a fare carriera più degli uomini, e scontano stipendi inferiori a parità di ruolo. Nelle grandi aziende, con più di 100 dipendenti, le donne dirigenti sono il 21% del totale. Tra le lavoratrici madri, una su quattro lascia il lavoro dopo il parto».
«Le imprese a guida femminile sono un motore di sviluppo e una garanzia di benessere aziendale e sociale – ha sostenuto l’assessora al lavoro e alle pari opportunità del Veneto, Elena Donazzan – Una recente indagine ha dimostrato che le imprese a guida femminile sono meno esposte al rischio fallimento, hanno una conduzione manageriale più efficiente e investono di più nel benessere aziendale. Non credo nell’imposizione delle ‘quote rosa’ ma in una cultura che valorizzi l’apporto che le donne sanno e possono dare, nella vita come nel mondo del lavoro».