«Il Piano pone il turismo al centro dell’attività regionale, per questo è stato pensato in modo trasversale». Così l’Assessore regionale al turismo, Federico Caner, ha presentato all’aula del Consiglio regionale del Veneto il nuovo Piano Strategico Regionale del Turismo. E trasversale è stato anche il voto che ha approvato la legge anche con il voto favorevole venuto dai banchi dell’opposizione: 39 voti favorevoli e solo 2 astenuti, nessun voto contrario.
Il Piano definisce cambia il modello stesso di offerta turistica passando da uno di ‘destinazione’ ad uno di ‘motivazione ed esperienza’, dalla logica del tematismo territoriale a quella del prodotto. Vengono indicate quelle che saranno le azioni per favorire la mobilità turistica nel Veneto, potenziando una rete di infrastrutture, anche digitali, che possano garantire una mobilità efficiente e che possano dare vita alla ‘sharing economy’, o economia collaborativa. Il Piano entra anche nel dettaglio per quanto riguarda le tematiche dell’accoglienza e capitale umano, della promozione e comunicazione, della governance sempre in una logica di partecipazione di tutti i soggetti partecipi del fenomeno turistico veneto.

Nessun voto contrario per un Piano che punta sulla collaborazione tra tutti i soggetti legati al turismo

«Sottolineo – ha detto l’Assessore Caner – come il Piano Strategico affronti un orizzonte temporale di lunga data, triennale, che tuttavia deve essere declinato e monitorato di anno in anno attraverso i diversi Programmi annuali. Abbiamo creato un Tavolo apposito per affrontare il problema delle infrastrutture, perché è necessario poter disporre di una mobilità efficiente su tutto il territorio regionale».
Dai banchi dell’opposizione, Claudio Sinigaglia (PD) ha dichiarato che «Il Piano Strategico pone il turismo al centro della programmazione regionale. Non si limita a fotografare la realtà, ma vuole giustamente essere innovativo e avere una visione lungimirante, per intercettare le future sfide in ambito turistico». Voto favorevole anche da parte del M5s: «Il Piano Strategico – ha detto Simone Scarabel – non può essere la soluzione definitiva al problema del sovraffollamento turistico, ahimè per lo più ‘mordi e fuggi’, del Centro Storico di Venezia, ma lo deve affrontare seriamente. Occorre redistribuire le presenze turistiche su tutto il territorio regionale». L’astensione di LeU è stata motivata da Piero Ruzzante: «In questo Piano, è stato fatto un importante lavoro di analisi, anche se dobbiamo lavorare di più sul turismo nazionale, per favorirne le presenze. Mi asterrò dalla votazione, soprattutto perché siamo indietro rispetto ad altre regioni italiane nel settore del trasporto pubblico locale, un grave gap, questo, per il nostro turismo».