Stretta creditizia delle banche alle imprese del Veneto
A livello provinciale l’area più penalizzata è stata Rovigo. Negli ultimi 7 anni la contrazione dei prestiti è stata del -34,2%, pari a -1,1 miliardi di euro. Negli ultimi 12 mesi Rovigo e Vicenza sono state le realtà che hanno registrato la ‘stretta’ creditizia più importante: -3,9%.
A farne le spese sono soprattutto le piccole e medie imprese che sarebbero però le più solvibili
«È vero – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo – che in questi ultimi anni la domanda di credito da parte delle imprese è diminuita sia in termini di qualità, sia di quantità. Inoltre, non va nemmeno dimenticato che le sofferenze bancarie hanno assunto dimensioni preoccupanti, inducendo molte banche a ‘chiudere i rubinetti’ del credito o a concedere i prestiti a condizioni più rigide. Tuttavia, la contrazione registrata in questi ultimi anni è stata smisurata, soprattutto nei confronti delle piccole realtà produttive che, tradizionalmente più solvibili delle medie e delle grandi imprese, sono state le più penalizzate».
Dai dati della CGIA di Mestre si nota che dopo il crac delle 2 popolari venete, nell’ultimo anno la provincia di Treviso ha registrato un aumento degli impieghi vivi alle imprese, +265 milioni di euro pari al +2%, mentre a Vicenza è continuata la stretta che ha comportato una contrazione pari a 592 milioni di euro, cioè il -3,9%.