Anche l’economia veneta rallenta nell’ultima parte del 2018
Un rallentamento quindi che rischia di riportare indietro l’economia veneta se dovesse coniugarsi con l’altro dato diffuso dall’Istat: a livello nazionale gli ordinativi a dicembre sono calati del -1,8% rispetto al mese precedente a causa delle perdite subite sul mercato estero. Ed il Veneto è tra le prime regioni italiane per export, quindi, se venisse a confermarsi per gli ordinativi la flessione su base annua del -5,3%, legata alla cattiva perfomance registrata fuori confine, la sua economia potrebbe risentirne più che in altre parti d’Italia.
Frenano soprattutto le imprese maggiori e, come per tutta Italia, è legata alla caduta dell’export
Tornando ai dati di Unioncamere, la crescita media della produzione industriale su base annua è mediamente del +3,2%, inferiore rispetto al +4% del 2017. La performance migliore è nelle imprese di piccole dimensioni (+3,2%), seguite dalle medie e grandi imprese (+1,8%).
La crescita più marcata ha riguardato i beni di investimento (+4,8%), a seguire i beni intermedi (+2%) e di consumo (+0,4%). A livello settoriale la tendenza positiva è evidente nel comparto del marmo, vetro, ceramica (+4,1%), alimentare, bevande e tabacco (+3,8%), macchine elettriche ed elettroniche (+3,7%), variazioni negative per i mezzi di trasporto (-6,3%), la carta, stampa ed editoria (-2,2%), la gomma e plastica (-0,9%).