Rucola: protegge dagli additivi delle bottiglie di plastica
La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale “Reproductive Toxicology”, si interessa all’utilizzo del bisfenolo-A (BPA), un additivo chimico di origine sintetica che migliora le caratteristiche meccaniche dei materiali che le aziende usano per le bottigliette di plastica, le capsule da caffè, i rivestimenti per alimenti. Dopo un lungo contatto o a seguito di alte temperature il BPA può essere rilasciato nell’alimento ed assunto per ingestione. Questo inquinante ambientale sembrerebbe capace di compromettere la vitalità degli spermatozoi e di rallentare la loro motilità.
L’estratto di rucola può diventare utile per il trattamento dell’infertilità maschile
Dopo una analisi chimica molto precisa dei composti contenuti nell’Eruca sativa, quella che tutti conosciamo come ‘rucola’, i ricercatori hanno riscontrato che in questa pianta sono contenute quantità molto elevate di antiossidanti capaci di inattivare i ‘radicali liberi’ dell’ossigeno, che alterano le più importanti funzioni cellulari inducendone la morte (apoptosi). Il BPA influenza negativamente le funzioni cellulari, inducendo un’incrementata produzione di “radicali liberi”.
I ricercatori hanno eseguito sperimentazioni su spermatozoi umani esponendoli dapprima a dosi tossiche di BPA, e successivamente al trattamento con l’estratto di rucola a concentrazioni crescenti: è l’estratto di rucola si è dimostrato capace di contrastare già a bassissimi dosaggi gli effetti tossici del BPA sulle cellule spermatiche, proprio attraverso l’azione antiossidante. Gli studiosi sottolineano quindi “l’importanza di una dieta ricca di vegetali nella prevenzione delle patologie del tratto riproduttivo maschile e, a tale proposito, sono in corso studi volti ad identificare la corretta dose giornaliera di rucola”.