Opere pubbliche: prima viene la burocrazia poi i lavori
Il tempo di attuazione delle opere infrastrutturali è pari a 4 anni e 5 mesi circa in media, ma cresce progressivamente al crescere del valore economico dei progetti: si va da meno di 3 anni per i progetti di importo inferiore ai 100 mila euro, a 12,2 anni per quelle tra i 50 e i 100 milioni di euro, a 15,7 anni per i grandi progetti dal valore di oltre 100 milioni di euro. Per infrastrutture importanti nel settore dei trasporti, come porti, aeroporti e stazioni, ci vogliono 6,8 anni; per costruire una strada ce ne vogliono 4,5; per gli interventi nel settore dell’edilizia, come case popolari o scuole, si impiegano 3 anni e 8 mesi.
Lo spettro peggiore per l’opera pubblica è il contenzioso davanti ai giudici dei partecipanti a una gara
Se questi sono i valori medi, ci sono grandi differenze da regione a regione: così, mentre in Basilicata e in Molise ci vogliono 5 anni e 7 mesi per realizzare un’opera, salendo verso l’Emilia Romagna e la Lombardia un lavoro analogo verrà realizzato risparmiando un anno.
Ma il peso maggiore è quello burocratico: sono infatti le procedure che possono provocare i ritardi maggiori nel completamento di un’opera: si stima che il 54,3% sui ritardi di consegna sia da addebitare alla burocrazia, per un totale di circa 2 anni su 4,4 totali. L’incidenza maggiore riguarda la messa a disposizione delle risorse che, da quando sono state pianificate a quando sono effettivamente disponibili possono passare anche anni. Infine l’elemento più temuto: il contenzioso giudiziario tra i partecipanti vincenti e sconfitti di un bando di gara. Qui si i tempi si fanno biblici.