È allarme rosso: ospedali, scuola e polizia senza personale
I numeri: l'età media del personale è di 50,6 anni, e sale oltre i 54 anni nei Ministeri, alla Presidenza del Consiglio, nelle Prefetture o negli Enti Pubblici non economici. Gli over 60 sono il 16,4% e gli under 30 solo il 2,8%. Attualmente il personale stabile della Pa che ha compiuto 62 anni è di oltre 500.000 persone (il 16,7% del totale) e circa 154 mila persone hanno maturato oltre 38 anni di anzianità così superando la fatidica ‘quota 100’ che permetterebbe il pensionamento. E secondo le stime delle organizzazioni sindacali, potrebbero essere 500.000 i dipendenti pubblici che, tra pensioni di vecchiaia, "opzione donna", pensioni anticipate e "quota 100", potrebbero lasciare la Pubblica Amministrazione nell’arco dei prossimi tre anni. E i soldi per assumere nuovo personale e rimpiazzare i pensionati non ci sono.
I dipendenti hanno perso potere d’acquisto, sono vecchi e puntano ad andare in pensione al più presto
Non ci sono nemmeno i fondi per il rinnovo del contratto che pure sarebbe in discussione da anni: attualmente la retribuzione media dei dipendenti pubblici è sostanzialmente invariata rispetto a quella del 2009, cioè è pari a circa 34.500 euro, ma con oltre 3.000 euro in meno rispetto al solo recupero del potere d'acquisto. E pesa il dato relativo a tutto il vasto comparto della scuola dove la media no arriva nemmeno a 29.000 euro.
La Ministra Giulia Bongiorno, sulla quale ricade il titolarità della Pubblica Amministrazione di fatto conferma i dati quando dice che «Nel 2019 ci saranno 150 mila cessazioni con la legge Fornero e 100 mila con 'Quota 100', per un totale di 250 mila» e parla della necessità di rivedere la formazione universitaria con specifici corsi rivolti a chi vuole un posto pubblico e con concorsi regionali per limitare l’immigrazione interna.