Brexit: tracolla la cucina ‘all’italiana’ di Londra
Un migliaio i dipendenti che sono rimasti senza un posto di lavoro per un fallimento che tutti ormai ritenevano scontato dopo che nel 2018 erano stati posti in liquidazione altri 12 ristornati e che le perdite avevano superato i 100 milioni di sterline. «Sono profondamente dispiaciuto di questo epilogo – ha detto Jamie Oliver – e capisco quanto possa essere difficile ora per lo staff e i fornitori». Il crac della star televisiva non è il primo tra quelli dei marchi del settore della ristorazione britannica: oltre a Byron Burger e Gourmet Burger Kitchen, ne è rimasto travolto anche Carluccio's, come ben s’intende dal nome specializzato in gastronomia italiana. «Eravamo partiti dieci anni fa – specifica Oliver – con l’intenzione di rivoluzionare il mercato dei ristoranti di medio livello, puntando su un miglior rapporto qualità-prezzo ed è esattamente quello che abbiamo fatto».
I problemi alle importazioni provocati dall’uscita dalla Ue minaccia anche i ristoranti realmente italiani
Cresciuto alla scuola dei Carluccio Cafe’s, i ristoranti aperti da un immigrato della prima ora, Antonio Carluccio, Jamie Oliver aveva pensato di puntare tutto sulla cucina ‘all’italiana’: libri di ricette, corsi di cucina in tv, menù per le scuole hanno cercato di diffondere uno stile culinario che nasce dall’olio extravergine d’oliva e dagli altri prodotti importati dal sud d’Europa. Da un lato l’incertezza economica innescata dalla Brexit, che certamente complicherà comunque importazione di prodotti mediterranei, e dall’altro il diffondersi in Gran Bretagna dei locali tipici aperti dagli italiani, dalla pizzeria di veri napoletani ai ristoranti realmente pugliesi o calabresi, hanno ‘tagliato le gambe’ al tentativo meramente ‘all’italiana’ di Oliver. Il futuro della Brexit potrebbe minacciare anche la sopravvivenza dei veri locali italiani, ma questa è una pagina ancora da scrivere.