A Riccardo Chailly il Premio “Una vita nella musica 2019”
Dopo Arthur Rubinstein, Mstislav Rostropovič, Claudio Abbado, Karl Böhm, Carlo Maria Giulini, Leonard Bernstein, solo per citare alcuni dei musicisti che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, la scelta è quindi caduta sul Maestro milanese, attualmente direttore musicale del Teatro alla Scala e direttore principale della Filarmonica della Scala. L’ultima esibizione di Riccardo Chailly sul palcoscenico del Teatro La Fenice corrisponde a un evento di grande rilievo nella storia del Teatro veneziano, vale a dire il primo concerto dell’Orchestra Filarmonica della Fenice, era il 10 maggio 2010, che il maestro diresse in un programma musicale di grande importanza, con la Seconda Sinfonia di Johannes Brahms e la Kammersymphonie di Arnold Schönberg. Due anni prima, in occasione del Feniceday 2008, Chailly fu invece alla testa dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice nell’Oratorio di Natale di Johann Sebastian Bach, in tre concerti, il 20, 22 e 23 novembre 2008, che inaugurarono la Stagione Sinfonica 2008-2009. Il debutto veneziano è però ancora precedente e vide protagonista Chailly nella veste di Kapellmeister la Gewandhausorchester di Lipsia, in una delle due tappe italiane della torunée dell’orchestra tedesca.
Il comitato scientifico formato da Mario Messinis (presidente), Oreste Bossini, Massimo Contiero, Andrea Estero, Gian Paolo Minardi, Giorgio Pestelli e Francesca Valente ha inoltre assegnato alla musicologa Benedetta Zucconi, agli interpreti Quartetto Adorno e alla compositrice Clara Iannotta il Premio “Una vita nella musica Giovani”, categoria speciale dedicata alle nuove generazioni della quale si celebra quest’anno la settima edizione.
Durante la cerimonia di premiazione, il Quartetto Adorno eseguirà “Langsamer Satz” di Anton Webern.