A metà giugno, imprese e famiglie fanno i conti con il fisco
«Con una tassazione inferiore e più semplice – dichiara il Segretario Renato Mason – anche l’Amministrazione finanziaria potrebbe lavorare meglio ed essere più efficace. La selva di leggi, decreti e circolari esplicative presenti nel nostro ordinamento tributario, invece, complica la vita a tutti, relegandoci tra il gruppo di paesi meno attrattivi per gli investitori stranieri anche per questo motivo».
Il costo della pressione fiscale sottrae risorse, ma soprattutto tempo e lavoro alle imprese produttive
Gli imprenditori potrebbero avere difficoltà a recuperare le risorse per pagare le tasse anche perché le banche continuano a erogare il credito con il contagocce, denuncia l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, anche se la situazione dei crediti deteriorati è scesa ai livelli pre-crisi.
In Italia, il peso dell’oppressione fiscale è un problema che ostacola l’attività quotidiana delle imprese. Al netto delle tariffe applicate dai commercialisti per la tenuta della contabilità aziendale, secondo una indagine realizzata periodicamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il costo della burocrazia fiscale in capo agli imprenditori ammonta a circa 3 miliardi di euro all’anno. Una cifra diventata insostenibile e che sottrae tempo e denaro a chi, invece, vorrebbe impiegare queste risorse per creare più ricchezza e nuovi posti di lavoro.