PAsocial day 2019: la Mobilità Sostenibile nell’era digitale
«Oggi presentiamo i nuovi dati del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Comunicazione Digitale – ha detto Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social, in diretta straming dal PA Social Day di Roma – Ogni anno assistiamo ad una crescita nel numero e nella qualità di buone pratiche in tutto il Paese, l’Italia è un modello per enti e aziende pubbliche che utilizzano web, social network, chat, intelligenza artificiale per la comunicazione, l’informazione e i servizi al cittadino. Scambio di buone pratiche significa far crescere una comunità con voglia di innovare». Francesca Anzalone, esperta di comunicazione digitale e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Comunicazione Digitale in rappresentanza del Veneto, che ha anticipato alcuni dati che verranno distribuiti a settembre. Si tratta di un’indagine di opinione pubblica condotta dall’Istituto Pepoli sull’opinione degli italiani rispetto all’uso dei social network e chat nella distribuzione delle informazioni da parte della PA, del linguaggio da utilizzare e del tipo di dialogo da instaurare.
App e comunicazione possono aiutare i cittadini ad utilizzare di più i servizi di trasporto pubblico
«Un aspetto importante che emerge – afferma Francesca Anzalone – è che i social non sono più ‘mezzi da giovani’, il 72% degli over 54 intervistati li definisce utili. Inoltre non ci si aspetta un linguaggio istituzionale, ma per il 59% un linguaggio semplice e colloquiale, anche con utilizzo di immagini e video».
Nel corso dell’incontro padovano sono state esperienze diverse di servizi di trasporto pubblico a chiamata e di ottimizzazione dei servizi sulla base delle richieste degli utenti. «Quello che è emerso da tutti gli interventi – ha concluso Maria Stella Righettini, Direttrice del Master PISIA dell’Università degli Studi di Padova - è l’idea di costruire comunità sostenibili e un consumo responsabile. Dall’integrazione di dati e piattaforme, dall’interazione tra domanda e offerta e dallo scambio di esperienze tra diverse professionalità nasce l’innovazione, una buona “governance” che migliora le condizioni di vita».