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2050: –riscaldamento, +raffrescamento = +consumo elettrico

25/06/2019
2050: –riscaldamento, +raffrescamento = +consumo elettricoLa domanda globale di energia nel 2050 aumenterà tra un minimo del +11% fino ad un massimo del +58% e ad incidere sarà principalmente per il raffreddamento degli ambienti di lavoro: sono le conclusioni di uno studio pubblicato sa “Nature Communications” e condotto dai ricercatori dell’International Institute for Applied Systems Analysis (Austria), Università Ca’ Foscari Venezia e CMCC (il Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici - Italia) e Boston University (USA).
Le nostre società, si legge nello studio, dipendono fortemente dall’energia sia per il loro benessere che per il loro sviluppo economico. L’uso di energia è tuttavia anche uno dei nostri sistemi più sensibili ai cambiamenti climatici, ed è fondamentale capire in che modo gli impatti dei del riscaldamento globale influenzeranno la domanda di energia. In questo nuovo studio, gli autori hanno effettuato un’analisi per la prima volta davvero globale, utilizzando le proiezioni di temperatura di ben 21 modelli climatici e le proiezioni economiche e di popolazione di cinque scenari socio-economici.
Rispetto a scenari in cui la domanda di energia è determinata solo da incremento demografico e reddito, i cambiamenti climatici porteranno la domanda globale di energia nel 2050 ad un aumento compreso tra il +11% e il +27% se il riscaldamento sarà modesto, e tra il +25% e il +58% se il riscaldamento sarà elevato. Vaste aree dei tropici, così come l'Europa meridionale, la Cina e gli Stati Uniti, sperimenteranno probabilmente i maggiori aumenti.

Lo studio è ‘a prezzi attuali’, non può cioè stimare come il mercato reagirà e quindi quali saranno i costi

L’entità di questo aumento della domanda dipenderà da tre fattori incerti: i percorsi futuri delle emissioni globali di gas a effetto serra; i diversi modi in cui i modelli climatici utilizzano queste informazioni per proiettare gli estremi climatici in varie regioni del mondo; il modo in cui il consumo energetico dei Paesi cambia secondo diversi scenari di crescita della popolazione e del reddito.
«In linea generale, le nostre società si adegueranno al cambio delle temperature aumentando il raffreddamento degli ambienti durante le stagioni calde e diminuendo il riscaldamento durante le stagioni fredde – spiega Enrica De Cian, professoressa all’Università Ca’ Foscari Venezia e ricercatrice CMCCQuesti cambiamenti nel condizionamento degli spazi avranno un impatto diretto sui sistemi energetici, dal momento che le imprese e le famiglie richiederanno meno gas naturale, petrolio ed elettricità per via delle minori esigenze di riscaldamento e viceversa più energia elettrica per soddisfare le maggiori esigenze di raffreddamento degli ambienti».
Una nota importante di questo studio è che i risultati rappresentano solo gli impatti iniziali del riscaldamento globale sui sistemi economici. Non considera gli aggiustamenti nell’offerta dei combustibili e dei prezzi da parte del mercato, e le successive risposte da parte dei produttori e dei consumatori di tutto il mondo. Se da un lato questi aggiustamenti potrebbero portare a cambiamenti meno estremi nel consumo di energia, dall’altro potrebbero anche comportare ulteriori costi di adattamento che influenzeranno i sistemi economici e il reddito delle famiglie.

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