Progetto restauro e valorizzazione per i violini di Vivaldi
Ne hanno parlato al Teatro La Fenice, salutati dal Soprintendente Fortunato Ortombina, Maria Laura Faccini, Presidente dell’Istituto “Santa Maria della Pietà” e Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e Presidente del Museo del Violino.
Cremona continua ad essere ancor oggi legata all’arte dei liutai nel nome di Stradivari
La collezione dell’Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà”, è riconosciuta come rarissimo complesso di strumenti “barocchi”, provenienti da un’unica e antica Cappella Musicale e non sottoposti a manipolazione per l’esecuzione moderna. Quasi tutti gli strumenti hanno cessato l’uso continuo intorno alla fine del XVIII secolo, quando il violino non aveva ancora compiuto l’intero percorso evolutivo, quindi la maggior parte si presenta ancora allo stato originale. La raccolta dell’Istituto della Pietà costituisce, dunque, una grande fonte di informazioni sugli strumenti ad arco della fine del XVIII secolo, da cui gli studiosi possono trarre preziose indicazioni e conoscenze. Altrettanto, il museo di Cremona conserva il ‘cuore’ della cultura delle liuteriua italiana e tutt’oggi è una realtà di straordinaria importanza per tramandare l’arte del liutaio, così come fu ai tempi di Stradivari. Il progetto “I Violini di Vivaldi”" è promosso da Istituto per l'Infanzia "Santa Maria della Pietà" Venezia e Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari Cremona ed è realizzato in collaborazione con Istituito di Istruzione Superiore Antonio Stradivari Cremona, Cultural District of Violin Making Cremona, Fondazione Cariplo, Michelangelo Foundation e Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte.