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Il più umile e indispensabile: Mestre festeggia il pane

30/09/2019
Il più umile e indispensabile: Mestre festeggia il panePer due giorni, Mestre è stata capitale del pane e dei panificatori d'Italia: lo è stata esaltando il valore alimentare di un prodotto che non manca sulle tavole di tutto il mondo e lo è stata perché ha avvicinato i cittadini ad un’arte che è nelle mani di chi riesce a trarre dai più semplici ingredienti, l’acqua il sale, il lievito e la farina, un cibo ammantato di sacralità. Con la manifestazione "Pane in Piazza", organizzata dall'Associazione Panificatori provinciale in collaborazione con Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia, per due giorni il centro di Mestre ha visto protagonisti i “Maestri dell'Arte Bianca”, provenienti da tutta Italia, a lavorare in piazza Ferretto, sia nel laboratorio di panificazione, con mostra e vendita benefica dei prodotti da forno regionali, sia nell'area didattica per informare i consumatori sulle proprietà del pane, la sua storia, la sua tracciabilità, la responsabilità sociale delle imprese di panificazione.
«Due giorni – ha detto Massimo Gorghetto, ‘storico’ panettiere mestrino e presidente di Confcommercio Mestre durante i quali tutti possono fare l'esperienza della panificazione, avvicinandosi alla storia millenaria di questo alimento comune a tutti i popoli, simbolo di semplicità, di vita e di festa». In questo quadro ha assunto particolare significato il convegno “Il Pane nelle Religioni”, dialogo tra esponenti delle tre religioni monoteiste: Cristianesimo, Ebraismo, Islamismo. Un percorso quello del pane che attraversa i secoli assumendo nella sua centralità una funzione emblematica. Nella bibbia, spiega lo studioso dell’ebraismo Luigi Viola, la parola pane è ripetuta 250 volte e la tradizione conserva forme di pane diverse in coincidenza con le ricorrenze religiose così che il pane stesso è simbolo delle diverse festività. Nel Cattolicesimo, sottolinea mons. Dino Pistolato, c’è una pane che è quello ecauristico, segna cioè il momento più alto della liturgia caratterizzando il senso della condivisione della comunità religiosa. Diversamente nel Corano, come ha illustrato Hamad Mahamed, imam della Comunità Islamica di Venezia, il pane è citato solo sette volte e in generale nel significato di tutto il cibo: Allah ha dato all’uomo tutto il pane che serve, ma sono gli uomini che lo hanno ripartito in modo ingiusto.

Nelle sue mille forme il pane è presente sulle tavole di tutto il mondo

Ovviamente l’attrazione principale è stata rappresentata dai panificatori provenienti da tutta Italia pronti a lavorare nel laboratorio di panificazione per l'occasione allestito in piazza Ferretto dove, come per magia, la farina si è trasformata in prodotti da forno, dolci e salati, ceduti ad offerta libera per beneficenza alla parrocchia di San Lorenzo martire. Successo anche per l'area didattica, nella quale i cittadini-consumatori si sono potuti informare sulle proprietà del pane, la sua tracciabilità e la responsabilità sociale delle imprese di panificazione.

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