Il Parlamento Europeo sta dalla parte delle api e contro quei Paesi che vorrebbero frenare le norme per la loro protezione. I deputati hanno infatti bloccato una proposta della Commissione che intendeva adottare le misure meno efficaci volute da alcuni governi di Stati membri. In sostanza il nocciolo del problema è legato alla difesa delle api dai pesticidi che ne minacciano l’esistenza: da un lato c’è chi vuole vietare quei pesticidi che immediatamente sono responsabili di danni alle api, dall’altro chi invece vuole estendere questo divieto anche ai prodotti che a lungo termine danneggiano la popolazione di api.
In termini legislativi la Commissione europea intendeva incorporare nel diritto comunitario gli orientamenti 2013 dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) per proteggere le api dall’esposizione acuta e cronica. Ma la maggior parte degli Stati membri dell'UE si è opposta a tali disposizioni, costringendo la Commissione a un compromesso, ovvero mantenere solo la protezione delle api dall’esposizione acuta. Da qui la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nella quale si invita la Commissione a presentare una nuova proposta legislativa basata sulle conoscenze scientifiche e tecniche più recenti.

L’84% delle specie coltivate e il 78% dei fiori selvatici dipendono dall'impollinazione animale

«Opponendoci a criteri di valutazione troppo bassi per la pericolosità dei pesticidi per le api – ha dichiarato il Presidente della commissione ambiente, Pascal Canfin (Renew Europe, FR) – abbiamo voluto porre una semplice domanda: siamo seriamente intenzionati a proteggere l’ambiente? Siamo seriamente intenzionati a proteggere gli organismi viventi? Siamo seri riguardo al Green Deal? Il risultato è molto chiaro: grazie alla nostra mobilitazione, un’ampia maggioranza del Parlamento europeo non voleva una legislazione annacquata per la protezione delle api. Chiediamo ora alla Commissione di rivedere la sua proposta e di presentarci una legislazione che elimini i pesticidi più pericolosi per gli impollinatori».