Si è svolto, a Castelbrando di Cison di Valmarino nel trevigiano, il convegno di FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) Veneto sul tema “La funzione sociale dell’agente immobiliare”; presenti oltre 400 associati provenienti da tutte le province del Veneto. Alla presenza dei massimi dirigenti nazionali, l’occasione è stata utile per fare il punto sul cammino e le prospettive della categoria, che al Governo chiede importanti modifiche legislative a tutela del lavoro e della professionalità dei suoi iscritti.
Ne hanno discusso, nel corso di una tavola rotonda, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri; il presidente, Gian Battista Baccarini ed il segretario FIAIP, Fabrizio Segalerba; il presidente nazionale di Confassociazioni immobiliare Paolo Righi; l’incontro ha fatto seguito ad un seminario di formazione e di aggiornamento professionale, tenuto dal notaio, Massimo D’Ambrosio.
«Oggi più che mai è necessario difendere il mercato e i valori degli immobili; sul settore casa, infatti, grava una tassazione altissima, che depaupera le operazioni di compravendita - ha dichiarato Gasparri, da sempre vicino alle istanze della categoria - La parte più esposta sono le locazioni commerciali. Tanti negozi, nei centri storici delle città, sono costretti alla chiusura, subendo la concorrenza non solo dei grandi centri commerciali, ma ora anche del commercio elettronico. C’è un problema di riequilibrio dei sistemi fiscali: se da un lato va confermata la cedolare secca, dall’altro occorre che la tassazione sia estesa anche ai colossi del web».
Il presidente, Baccarini, ha ricordato che FIAIP ha appena presentato un pacchetto di emendamenti alla legge di bilancio, su cui lavora il Governo, per affrontare alcune urgenze della categoria. «Chiediamo – ha detto Baccarini – l’eliminazione dell’obbligo di indicare puntualmente il compenso dell’agente immobiliare negli atti di compravendita; proponiamo, invece, che per ragioni di legalità e trasparenza, all’atto del rogito davanti al notaio siano inseriti i dati identificativi di tutti coloro, che sono presenti alla stipula, riportando nel documento anche il numero di fattura e le relative modalità di pagamento del professionista».

Il fenomeno delle locazioni turistiche non deve essere demonizzato, ma va accuratamente monitorizzato

FIAIP difende la provvigione dovuta come riconoscimento per la consulenza e il servizio erogato da professionisti, che non improvvisano il mestiere, ma accompagnano il cliente nella scelta dell’immobile da acquistare, in un contesto in cui, secondo una recente indagine di Nomisma citata dal segretario nazionale, Segalerba, «il 63% delle compravendite, che avvengono annualmente in Italia, sono intermediate da un agente immobiliare con diffusa soddisfazione dei clienti; la categoria è pronta ad aprirsi alle innovazioni e a governare i cambiamenti, che il mercato impone».
«Le altre richieste al Governo – ha aggiunto Baccarini – sono di poter detrarre il 50% del compenso dell’agente immobiliare per l’acquisto della prima casa, seppur con un tetto massimo di 10.000 euro, spalmato in dieci anni. Questo favorirebbe l’accesso alla casa, contrasterebbe l’abusivismo e l’evasione fiscale, consentendo all’erario il recupero di circa 300 milioni di euro. Chiediamo, inoltre, l’equiparazione dell’IVA all’aliquota del 4% per l’acquisto della prima casa per la fattura dell’attività professionale dell’agente e che la cedolare secca non sia prevista solo per i negozi, ma per tutte le altre destinazioni d’uso, diverse dall’abitativo come uffici, laboratori, capannoni».
Non poteva mancare il tema delle locazioni turistiche, soprattutto quelle brevi che, complici le prenotazioni via web, si stanno diffondendo soprattutto nelle città storiche. «È un fenomeno da monitorare col giusto equilibrio perché, ad esempio, non è possibile un viavai continuo di turisti sulle scale, creando disagio ai condomini – ha affermato Baccarini – Tuttavia, non si può evitare di constatare come questo sia, nei tempi recenti, il segmento più normato a livello statale e regionale. Sembra un accanimento eccessivo, che non va bene».
«Il sistema delle locazioni va riformato complessivamente in un Paese, dove si sta perdendo il senso della legalità e il principio della piena disponibilità del diritto di proprietà» ha concluso Righi, presidente nazionale di Confassociazioni immobiliari.