Più tutela dal Parlamento europeo per le cause collettive
13/01/2020
La Commissione Giuridica ha confermato la posizione del Parlamento Europeo nel negoziato con il Consiglio Ue per formulare
un nuovo disegno di legge che introduca più favorevoli norme comunitarie per i ricorsi collettivi. Sostanzialmente si tratta quindi di un via libera ad un progetto di regole che consenta più forza alle organizzazioni dei consumatori quando cercano di tutelare i propri aderenti. Le azioni collettive sarebbero autorizzate contro
le violazioni degli operatori, in casi nazionali e transfrontalieri, in settori quali protezione dei dati, servizi finanziari, viaggi e turismo, energia, telecomunicazioni, ambiente e salute. Il testo approvato dagli eurodeputati introduce anche il 'principio del perdente paga', che garantisce che la parte soccombente rimborsi i costi legali della parte vincente, e questo per evitare un uso abusivo del nuovo strumento. La legislazione proposta riflette le preoccupazioni sollevate dagli scandali sui danni di massa con implicazioni transnazionali, così come è stato ad esempio negli scandali Dieselgate o Ryanair.
Le nuove norme indicheranno con chiarezza quali saranno i soggetti che potranno intentare le causeLa direttiva sull'azione rappresentativa fa parte del nuovo accordo per i consumatori, lanciato nell'aprile 2018 dalla Commissione, per garantire una maggiore protezione dei consumatori nell'UE. Comprende maggiori diritti dei consumatori online, strumenti per far valere diritti e indennità, sanzioni per la violazione del diritto dei consumatori dell'UE e migliori condizioni commerciali.
Con le nuove norme, i casi di azione rappresentativa potranno essere proposti solo da entità ammissibili, come le organizzazioni dei consumatori e alcuni organismi indipendenti, per conto di un gruppo di consumatori. Queste entità dovrebbero essere senza scopo di lucro e non avere accordi finanziari con studi legali.