Climatizzatori: per le irregolarità paga (anche) il cliente
«Peccato solo – continua Dalla Costa – che non siano stati accolti i nostri contributi di proposte in tutto il lungo iter normativo in materia che avrebbero mitigato l’eccessivo rigore delle sanzioni e, dall’altro, eliminato alcune lacune che limitano l’efficacia del decreto F-gas. Auspichiamo che sia possibile arrivare ad una armonizzazione del sistema sanzionatorio riproporzionato sulla base delle sanzioni previste per i venditori che appaiono essere più clementi. Inoltre abbiamo chiesto una forte riduzione delle sanzioni previste per le imprese in caso di ritardato inserimento dei dati nella Banca Dati F-GAS (entro 30 giorni) che appaiono troppo elevate, fino 15mila euro, rispetto alla natura amministrativa della violazione. La sproporzione rischia infatti di causare effetti opposti, andando a pesare solo sulle imprese in regola che rischiano di essere facili bancomat per fare cassa. I controlli sarebbe bene si concentrassero invece su chi il patentino non ce l’ha e non, al contrario, su chi è già dotato dei permessi per operare».
Le sanzioni combattono l'abusivismo nel settore e rendono anche i cittadini corresponsabili della loytta a tutela dell'ambiente
«Ci tengo a sottolineare – ricorda il Presidente della Federazione Impianti di Confartigianato Imprese Veneto – che le imprese hanno fatto un percorso di formazione e certificazione delle proprie competenze e sono, quindi, le sole qualificate a operare sulle apparecchiature e macchine frigorifere. Questa è una informazione rilevante soprattutto per i cittadini poiché, essendo stata correttamente individuata tutta la filiera dei soggetti che concorrono all’obiettivo fondamentale della riduzione delle emissioni a effetto serra, sono state anche previste le relative, pesanti, sanzioni».
«È fondamentale – prosegue Dalla Costa – sia chiaro che, in fase di acquisto, installazione, manutenzione e smantellamento delle apparecchiature e delle macchine frigorifere, le persone devono rivolgersi ad un impiantista qualificato, abilitato presso la camera di commercio ai sensi del D.M. 37/08 e in possesso delle certificazioni F-Gas in corso di validità. Temo che i cittadini possessori di condizionatore in casa, non siano consapevoli di essere gli “operatori” e soprattutto che, se si affidano a personale non qualificato, rischiano una multa da 5.000 a 100mila euro».
Il primo fondamentale snodo per i controlli sono proprio i venditori che attraverso il rigoroso adempimento dei propri obblighi possono garantire la piena tracciabilità delle macchine e degli F-Gas, oltre che svolgere un prezioso ruolo di informazione dovendo chiedere agli utilizzatori finali una dichiarazione contenente l'impegno che l'installazione sarà effettuata da un'impresa certificata.
“In pratica – conclude il Presidente Dalla Costa – è arrivato il tempo in cui ciascuno si senta responsabilizzato verso comportamenti virtuosi a difesa dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per limitare e prevenire in tal modo effetti indesiderati sul clima. Gli installatori e manutentori di Confartigianato ci sono, mettendo la propria professionalità al servizio dei cittadini per contribuire al controllo di prodotti e sostanze che, in caso di uso improprio, sono dannose per l’ambiente e per la salute».