Un’ondata di notizie false ha favorito la pandemia covid-19
02/04/2020
Il 2 aprile è la Giornata internazionale del fact-checking: con questa espressione inglese, nel lessico del giornalismo si sottolinea la necessità di verificare sempre le fonti ed i fatti relativi ad una notizia. Quest’anno, in questo momento così travagliato, il Parlamento Europeo ha deciso di creare una pagina comune dell’UE per sfatare i miti più comuni relativi al Covid-19. Si tenga conto che, secondo un
rapporto della taskforce anti-disinformazione EuvsDisinfo del SEAE (Servizio europeo per l’azione esterna), alcune
false affermazioni provengono da attori vicini alla destra alternativa statunitense, altre sono addebitabili alla Cina e altre ancora alla Russia. In questi casi, l’obiettivo è politico, per minare l’Unione Europea o per creare cambiamenti politici che minacciano non solo la salute dei cittadini, ma anche la democrazia. Queste organizzazioni e gli individui che sfruttano la crisi per manipolazioni politiche o commerciali sono state individuate e vengono indicate nella pagina
https://ec.europa.eu/info/live-work-travel-eu/health/coronavirus-response/fighting-disinformation_it.«
I Paesi dell’UE e l’UE nel suo complesso – sottolinea il
Vicepresidente del Parlamento europeo Othmar Karas (PPE, AT) –
stanno cercando il modo di aiutare le vittime della crisi. Proprio in questo momento, ad esempio, infermieri e medici tedeschi si stanno occupando dei pazienti Covid-19 arrivati in aereo dall’Italia e dalla Francia. La Cechia ha inviato 10.000 tute protettive sia in Italia sia in Spagna. L’Austria e la Francia hanno inviato milioni di maschere in Italia. La scorsa settimana, i membri del Parlamento europeo hanno adottato, quasi all’unanimità, delle misure urgenti per liberare risorse che aiutino i Paesi UE a finanziare l’assistenza sanitaria e quella medica o a prevenire l’ulteriore diffusione della malattia. Anche nelle altre istituzioni dell’UE – conclude Othmar Karas –
le persone stanno lavorando instancabilmente per trovare modi efficaci e rapidi per sostenere le vittime di questa crisi, sia che si tratti di malati, di operatori sanitari o di persone che hanno perso il lavoro o il reddito a causa della crisi».