Unionmare Veneto e Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia hanno presentato, alla Regione Veneto, alla Conferenza dei Sindaci e alle USL competenti, un primo vademecum con 18 proposte per garantire il massimo rispetto delle necessarie misure sanitarie, contenendo il contagio da Covid-19 anche sulle spiagge, garantendo qualità dei servizi balneari e sicurezza sanitaria. Le misure indicate interessano il percorso e la permanenza in spiaggia: dall’accesso all’utilizzo dei servizi igienici, dalla postazione di pronto soccorso alla presenza distanziata degli ospiti sotto l’ombrellone.
«Sarà però determinante – precisa Alessandro Berton, Presidente di Unionmare Veneto – che alla spiaggia accedano solo coloro, che sono in grado di rispettare tutte le norme sanitarie. Si auspica perciò che siano applicate misure severe per impedire che, tra gli ombrelloni e nelle diverse aree, operino soggetti, che esercitano attività commerciali e di servizio non autorizzate o peggio illecite. Per questo, agiremo d’intesa con tutte le imprese della spiaggia, come chioschi e i carretti dei gelati».

A condividere la richiesta è Mirco Zanchetto, presidente di F.I.V.A. (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) Confcommercio Metropolitana di Venezia, ma anche del C.A.I.D., il gruppo dei Commercianti Alimentari Itineranti su Aree Demaniali, oltre 70 gelatai ambulanti, abituali con la loro storica presenza sui litorali del Veneto. «Non c’è dubbio – sottolinea Zanchetto – che per il rilancio delle nostre spiagge e per garantire sicurezza e qualità ai nostri ospiti dobbiamo fare squadra tra operatori ed autorità. Dobbiamo assolutamente evitare la presenza di abusivi in spiaggia. Per questo, è necessario un buon coordinamento anche con gli albergatori e tutti gli operatori della spiaggia».