Le incertezze legislative mettono in difficoltà i condominii
«Certo – commenta Lino Bertin, Presidente di ANACI Veneto – ci sono tutte le giustificazioni legate al lockdown ed alla gestione dell’emergenza sanitaria, ma l’incertezza, derivante dalla provvisorietà della gestione, potrebbe incentivare i soliti furbi a non rispettare gli impegni nei confronti degli altri inquilini/condomini; eppure ci sono state molte settimane per varare una normativa transitoria che, considerata la situazione d’emergenza, garantisse il nostro operare, come sollecitato ripetutamente al Parlamento dalla categoria. Siamo tuttavia fiduciosi che nel Veneto poco cambierà, considerati i generalizzati rapporti di fiducia fra le parti nei condomini della regione, ma l’incertezza legislativa aumenta i rischi del nostro lavoro».
Dalla fine del lockdown, infatti, si sono potute svolgere regolarmente solo le assemblee di piccoli caseggiati, stante la difficoltà di trovare strutture adeguate ad ospitare affollate assemblee nel rispetto delle normative igienico-sanitarie.
«Dobbiamo peraltro trovare – prosegue il Presidente di ANACI Veneto – spazi, i cui costi non gravino eccessivamente sul bilancio condominiale, né possono venirci in soccorso le nuove tecnologie, poiché la presenza da remoto può essere un’opzione individuale ma, secondo le attuali normative, bisogna comunque prevedere la possibilità di presenza fisica, ancor più se all’ordine del giorno ci sono temi importanti come l’approvazione dei bilanci o lavori straordinari».
Altro tema all’ordine del giorno è l’Ecobonus, previsto nel Decreto Rilancio, ma di cui ancora mancano i provvedimenti attuativi. «È una straordinaria opportunità per adeguare il patrimonio edilizio ai moderni standard ambientali e per questo ci sono molte aspettative, cui però non siamo ancora in grado di dare risposta a causa della mancata pubblicazione dei provvedimenti attuativi. Non solo – conclude il prsidette Bertin – se il termine ultimo per completare gli interventi sarà confermato al 31 Dicembre 2021, c’è un’evidente incertezza nel riuscire a rispettare tale tempistica, soprattutto per i lavori sui grandi immobili, considerata anche l’attuale difficoltà ad organizzare le indispensabili assemblee condominiali per l’approvazione dei lavori. Abbiamo necessità di normative tempestive e chiare, che tengano in considerazione la particolare situazione, nella quale ci troviamo ad operare, ma soprattutto auspichiamo che la scadenza per i lavori venga prorogata al 31 dicembre 2022, come sollecitato anche dalle categorie degli imprenditori».