In Russia, nuove soluzioni vincenti della padovana Idrobase
Questo è il frutto della più recente ricerca, la “multinazionale tascabile” con sede a Borgoricco che può, nel frattempo, vantare anche un nuovo successo per il “Made in Italy”: ha infatti realizzato in Crimea, 4 impianti di nebulizzazione idrica (skid) per l’abbattimento delle polveri di carbone, capaci di operare anche in inverno con una temperatura fino a -29 gradi.
In Russia, il carbone viene trasportato via treno e quindi trasferito su navi, con destinazione “mondo”. Questa operazione avviene attraverso linee di nastri trasportatori, lunghe anche 20 chilometri e le cui tratte sono collegate da “torri”, al cui interno viene fatto “cadere” il carbone. L’innovativa soluzione italiana prevede l’attivazione di centinaia di ugelli nebulizzanti (nella foto) all’interno di ogni “torre”, permettendo non solo la soppressione delle polveri con evidenti benefici per l’ambiente e la salute dei lavoratori, ma anche la riduzione del rischio di esplosioni, consentendo la declassificazione della zona Atex. L’acqua necessaria alla nebulizzazione viene preriscaldata grazie a pompe con speciali componenti interni, ingegnerizzati a Borgoricco per garantire operatività anche con temperature glaciali; poi viene veicolata all’interno di tubazioni opportunamente coibentate fino ad arrivare agli ugelli, che la spruzzano per evitare la formazione di ghiaccio.
Analoghi sistemi per l’abbattimento delle polveri di metalli sono in fase di montaggio nello stabilimento ArcelorMittal Italia (ex ILVA) a Taranto, mentre un altro progetto è in fase di definizione a San Pietroburgo.
«Siamo un’azienda media nel nostro Paese, ma molto piccola su scala mondiale – precisa, con soddisfazione, Bruno Ferrarese, Co-presidente di Idrobase Group – Eppure l’ingegno italiano, unito ad una professionalità riconosciuta ovunque, si confermano asset vincenti, soprattutto in questo momento nel quale la pandemia obbliga a valorizzare la qualità delle soluzioni, in Italia come nel resto del Pianeta».