Artigianato veneto: CIGS in deroga strumento fondamentale
Fonte: elaborazioni Confartigianato del Veneto su dati Ministero del Lavoro – Direzione reg.le Lavoro di Venezia
“il concentrarsi dell’operatività sia settorialmente che territorialmente: il tessile abbigliamento e calzature e l’orafo hanno raccolto oltre il 92% delle risorse ed il 67% dei lavoratori sospesi operavano nelle tre province di Vicenza, Rovigo e Padova, ne ha a mio avviso amplificato l’impatto positivo. Il sistema ha infatti contribuito, a mantenere in settori fortemente legati al nostro territorio, figure professionali e conoscenze altrove introvabili e che altrimenti sarebbero andate perdute per sempre”.
“Abbiamo una sola preoccupazione –conclude Sartor- che il mantenimento della CIGS straordinaria in deroga per tutto il 2007, sarà possibile solo nel caso in cui la Finanziaria in discussione in questi giorni al Senato, stabilisca di utilizzare le risorse giacenti entro il 31 dicembre del prossimo anno”.
“Noi, assieme all’Assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Elena Donazzan, e ai rappresenti regionali di tutte le organizzazioni imprenditoriali e sindacali dei lavoratori, il nostro compito lo abbiamo già svolto. Ci attendiamo che a livello nazionale facciano altrettanto”.
Utilizzo della CIGS in deroga nei settori artigiani veneti (Ceramica, Concia, Legno, Metalmeccanica, Moda, Occhialeria, Oreficeria e Vetro).Periodo: settembre 2005 - 10 ottobre 2006.
Totale Moda + Orafo
numero autorizzazioni: 1.101 1.022 (93%)
numero lavoratori interessati: 6.839 6.459 (96%)
numero giornate autorizzate: 339.345 310.112 (92%)risorse economiche stanziate: € 18.509.726 1.6915.198(92%)
Fonte: elaborazioni Confartigianato del Veneto su dati Ministero del Lavoro – Direzione reg.le Lavoro di Venezia