Il Parlamento Ue auspica regole chiare per lo smart working
Da queste considerazioni deriva l’esigenza di garantire un livello minimo di protezione per i lavoratori nel nuovo mondo del lavoro digitale, mediante una direttiva sul ‘diritto alla disconnessione’ che dovrebbe applicarsi a tutti i lavoratori che utilizzano strumenti digitali nel loro lavoro, compresi lavoratori atipici, e a tutti i settori di attività, sia pubblici che privati.
Il dibattito in sede parlamentare ha sottolineato che la legislazione esistente è stata formulata in un momento in cui gli strumenti digitali sul posto di lavoro non erano ancora comuni e deve quindi essere aggiornata. L’UE, è stato detto, dovrebbe promuovere il diritto di disconnettersi e sollecitare le autorità nazionali a introdurre misure per affrontare la questione.
Nel suo ruolo di ‘relatrice ombra’, l’italiana Elena Lizzi, eletta nelle liste della Lega, ha sottolineato l’importanza della formazione e dell’informazione per i dipendenti sull’uso e il trattamento della protezione dei dati. Ha anche sottolineato la posizione speciale delle donne che di solito svolgono la maggior parte delle faccende domestiche.