AL CUS PADOVA IL 45° “BARDELLE” DI SAN GIACOMO DALL’ORIO
Al di là del risultato sportivo la manifestazione organizzata dal C.U.S. Venezia, insieme alle Università Ca’ Foscari e Iuav, è stata un successo, perché si è riusciti a ripartire in sicurezza con un evento ufficiale nel pieno rispetto delle regole: esame sierologico o tamponi per tutte le giocatrici e gli arbitri; il medico ‘Covid manager’, all’accesso al campo di gioco di tutti gli altri addetti, ha controllato la temperatura ed il corretto utilizzo della mascherina; chi seguiva le partite da oltre le transenne veniva ripetutamente invitato a mantenere il distanziamento o ad utilizzare la mascherina.
Il torneo non era partito sotto i migliori auspici, visto il forfait all’ultimo momento del C.U.S. L’Aquila a causa di 2 casi di positività al Covid fra le atlete; cambio di programma ed inserimento della squadra di Prima Divisione del C.U.S. Venezia, che nella prima semifinale di sabato ha perso per 2 a 0 con il C.U.S. Padova con parziali a 13 e 17.
Il C.U.S. Bergamo si è invece aggiudicato per 2 a 1 (23-25; 25-22; 25-19) la seconda semifinale sul C.U.S. Venezia di serie C, al termine di un incontro sempre in equilibrio.
Le due formazioni veneziane hanno aperto le finali del sabato con la prevedibile vittoria della squadra maggiore, allenata da Andrea Grandese, che ha conquistato il 3° posto, superando a 11 e a 19 le grintose ragazze di Alberta Rocca.
La finalissima, dopo i primi due set in parità, si è animata nel terzo, in cui le padovane sono riuscite a recuperare le orobiche di coach Giorgio Ferrari, vincendo in rimonta e sulle ali dell’entusiasmo hanno messo le basi per chiudere al quarto set, trascinate da Martina Negrato, premiata come miglior giocatrice del torneo.
Alle premiazioni erano presenti Piero Rosa Salva, Amministratore Delegato Vela ed ex Presidente CUS; uno degli ideatori del torneo, Fabrizio D’Oria, Direttore Vela; i professori Stefano Tomelleri e Claudio Bertoletti, rispettivamente delegato del Rettore e presidente del C.U.S. Bergamo; la professoressa Marta Ghisi per l’Università di Padova e Stefano Minucci, Responsabile sezione volley del C.U.S. Venezia.
L’importanza simbolica del torneo è stata rafforzata dalla presenza del Vicepresidente della F.I.P.A.V., Adriano Bilato: «Ho voluto esserci, perché ho bellissimi ricordi di quando vi partecipai oltre 20 anni fa con la mia squadra e perché è un evento quasi unico in Italia per il contesto, in cui si svolge. È straordinario che il C.U.S. Venezia riesca ancora a portarlo avanti dopo 45 anni e che ci sia riuscito, in quest’anno particolare, è veramente un bel segnale di ripartenza».
«È stato un impegno organizzativo importante riuscire a portare a termine questa 45° edizione del torneo – sottolinea il Presidente del C.U.S. .Venezia, Massimo Zanotto – Ci tenevamo fortemente a dare un segnale di ripartenza, rafforzata dalla presenza della squadra del C.U.S. Bergamo, provincia fortemente colpita dalla pandemia. Il ringraziamento va alla F.I.P.A.V. ed al Comune di Venezia, che hanno concesso l’autorizzazione, nonché al personale di segreteria, ai tecnici, dirigenti ed atleti del C.U.S. Venezia. che si sono prodigati per organizzare tutto al meglio. È un evento che fa ormai parte della tradizione veneziana ed è molto seguito anche per le attività collaterali, in particolare i giochi per i bambini al mattino. Mi auguro che questa non sia stata l’ultima edizione visto che “Alla Vida” dovrebbe aprire un ristorante».