La guerra dei dazi: l’Europa potrà sanzionare l’import Usa
«>Dopo 15 anni, l’Unione Europea ha finalmente ottenuto il via libera per imporre tariffe di riequilibrio per un valore di 4 miliardi di dollari»: è con grande soddisfazione che il presidente della commissione per il commercio del Parlamento Europeo Bernd Lange (S&D, DE) ha commentato l’annuncio dell’avvenuta autorizzazione dell’OMC, l’organizzazione mondiale per il commercio, che ha consesso all’Europa di imporre sanzioni per un valore di 4 miliardi di dollari sulle importazioni statunitensi. Spiega Lange: «Aspettavamo questa decisione da molto tempo. Spero sinceramente che questa decisione fungerà da incentivo per porre fine alle controversie con gli Usa attraverso una soluzione negoziata. Questa dovrebbe rimanere la priorità assoluta perché in tempi come questi dovremmo, più che mai, lavorare insieme e non l’uno contro l’altro».
Tutto nasce dalla polemica incrociata da qua e di là dell’Atlantico sugli aiuti, di Stato o meno, alle rispettive aziende aeronavali e sulle sovvenzioni agli aeromobili civili. Un primissimo accordo l’UE e gli Stati Uniti ha già creato le condizioni favorevoli per una trattativa sul lungo periodo, ma anche su questa ipotesi di lavoro peserà l’esito delle ormai prossime elezione Usa.
La decisione dell’OMC è arrivata in un caso avviato nel 2005 dall’UE contro le sovvenzioni statunitensi alla Boeing. Lo scorso ottobre, come ben si ricorderà, Washington ha imposto tariffe per un valore di 7,5 miliardi di dollari sui prodotti dell’UE sulla base di un’autorizzazione simile dell’OMC legata alle sovvenzioni europee ai programmi Airbus A350 e A380. Ora l'OMC ha fissato il valore massimo della possibile ritorsione dell’UE, appunto 4 miliardi di dollari. «Ora – conclude il commissario Lange – l’UE non dovrebbe essere ingenua e dovrebbe far valere i suoi diritti mettendo in atto le tariffe che le regole dell'OMC ora consentono: applicheremo tariffe entro i limiti fissati e prenderemo le contromisure che salvaguardano gli interessi dell’Unione Europea».