A primavera, due aerei Ryanair prenderanno casa a Treviso
Cosa vuol dire praticamente? Che due aerei saranno ‘parcheggiati’ stabilmente a Treviso, ovviamente con tutti i servizi a terra necessari (anche in termini di occupazione di almeno una sessantina di persone) e con una costanza di voli nazionali ed internazionali. A regime, cioè Covid-19 permettendo, saranno 153 i voli turistici e business che faranno scalo al Canova, per 39 rotte internazionali e sei nazionali: tra queste ultime, anche le ‘novità Alghero, Pescara e Trapani.
L’annuncio è venuto nel corso di una conferenza stampa online per la quale erano connessi dall’aeroporto Marco Polo di Tessera Eddie Wilson, Amministratore Delegato Ryanair, Enrico Marchi, Presidente Gruppo Save, e Mario Conte, Sindaco di Treviso.
«Ci attendono – ha detto Eddie Wilson – tre mesi difficili, ma noi vogliamo essere ottimisti e siamo fiduciosi nella ripresa della domanda. E l’Italia è per noi uno dei mercati più importanti visto il traffico che genera per gli spostamenti turistici. La riapertura sarà graduale ed un ritorno ai valori precedenti alla pandemia è ipotizzabile nel 2023». Ma intanto Ryanair si attrezza ed ha già ordinato ben 75 nuovi vettori, i più moderni ‘Max’, i 737 che consumano meno e fanno meno rumore.
Nemmeno Save sta ferma e, nella soddisfazione per questo rafforzamento dei rapporti con gli irlandesi, già sottolinea la propria strategia: «Riapriremo il Canova – ha detto il presidente Marchi – quando tornerà la gente. Farlo ora sarebbe un inutile spreco di risorse, ma confidiamo nel futuro: il giorno in cui è stato annunciato il primo vaccino anti Covid, abbiamo registrato un boom nelle prenotazioni. Significa che la gente vuole tornare a viaggiare. Noi si stiamo attrezzando: i lavori previsti hanno subito un ovvio rallentamento. Ci sono progetti pronti e altri a cui stiamo lavorando, tutti consegnati alla Regione e al Ministero delle infrastrutture, perché siano considerati per il Recovery Fund. Parliamo di quasi 500 milioni di euro. Ora siamo concentrati sul collegamento ferroviario che consentirà gli spostamenti dall’aeroporto da e verso Venezia e Trieste».
Trasportato dall’entusiasmo, il Sindaco Conte ha parlato di un «futuro radioso: oggi un raggio di sole illumina la città di Treviso». Sperando appunto che la primavera e il 30 marzo arrivino presto e che cancellino le difficoltà che la pandemia sta provocando.
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