La Fenice: Claus Peter Flor dirige il Requiem di Mozart
Il maestro tedesco, alla testa dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, dirigerà il Requiem per soli, coro e orchestra kv 626 e il mottetto «Ave verum corpus» kv 618 del salisburghese, con la complicità delle voci soliste del soprano Ruth Iniesta, del mezzosoprano Cecilia Molinari, del tenore Anicio Zorzi Giustiniani e del basso Alex Esposito; maestro del Coro Claudio Marino Moretti.
Composto a Vienna nel 1791 ma rimasto incompiuto per la prematura morte, il 5 dicembre, del musicista trentacinquenne, il Requiem fu commissionato a Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) dal conte Walsegg, un nobile viennese che voleva ‘acquistare’ la pagina in forma anonima dal compositore per poi presentarla come un suo proprio lavoro in omaggio alla moglie appena defunta. Mozart, che da alcuni anni non si era più dedicato alla musica sacra, accettò senza indugi l’incarico e senza sospettare che le sue condizioni di salute non gli avrebbero permesso di portarlo a termine, trasformando il suo ultimo atto creativo in una drammatica riflessione sulla morte vicina. Completato dall’allievo Franz Xaver Süssmayr – che probabilmente aveva potuto raccogliere alcune idee e appunti del maestro – il Requiem è l’estremo capolavoro del salisburghese.
Il Requiem, proposto nella versione completata da Franz Xaver Süßmeyer, Joseph Eybler e Franz Beyer, sarà introdotto dal delicato mottetto eucaristico «Ave verum corpus» kv 618: tra le ultime composizioni di Mozart, rappresenta forse una delle pagine più pure e più legate al mondo sacro, ovviamente per il testo utilizzato ma anche per la purezza della stesura musicale, quasi a suggerire una visione celeste. Solo poche battute per circa tre minuti di musica di rara bellezza.