“Nostra Domus” progetto di residenzialità per la terza etÃ
Gli over 65 in Veneto sono oggi un milione 122 mila, pari al 22,9% della popolazione. Quasi 347 mila gli ultra 80enni, il 7,0% della popolazione. Se oggi per ogni dieci ‘under 15’ abbiamo ben 15 ‘anziani’, tra trent’anni ne avremo quasi 30. Oltretutto, per quanti vivono da soli in casa, ad alto rischio di infortuni: il Rapporto ISTAT sugli incidenti domestici evidenzia che in Italia, nel corso del 2020, ci sono stati più incidenti e infortuni fra le quattro mura domestiche che sulle strade, oltre 3 milioni. Gli infortuni più comuni sono: 45% cadute e 27,5% ferite da taglio. Si stima che la struttura edilizia dell’ambiente domestico determini quasi il 30% di questi eventi: pavimenti 18,5% e scale 10%.
«L’aumento dell’età – sottolinea Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – impone di trovare soluzioni per sostenere e prolungare l’autonomia delle persone nei loro luoghi ed ambienti quotidiani. La tecnologia sta già mettendo a disposizione sistemi che consentirebbero di rendere l’abitazione e gli ambienti di vita “intelligenti”: oggi l’obiettivo è estendere il concetto di sostenibilità da quella ambientale, su cui punta ad esempio il superbonus 110%, a quella sociale ed economica che guarda alla qualità della vita delle famiglie e delle persone. In sintesi “Nostra Domus” lavorerà su queste aree: sensibilizzare le istituzioni a tutti i livelli sul tema dell’invecchiamento in casa e sulla necessità di investire in questo ambito; stimolare la crescita delle competenze delle aziende artigiane e dei professionisti del settore casa per poter essere sempre più efficaci nell’affrontare i bisogni che cambiano; sensibilizzare i cittadini di tutte le età sull’importanza di avere abitazioni adattabili alle diverse fasi di vita; creare collaborazioni e reti tra tutti gli enti e le organizzazioni che si occupano dei diversi bisogni legati all’invecchiamento come Università e ricerca, i produttori di tecnologia, gli Ordini Professionali le Istituzioni, l’ANCI e tutto il comparto sia pubblico che privato».
Per quanto riguarda le risorse, queste potrebbero anche non mancare se si riuscirà ad intercettare le opportunità date dai finanziamenti del PNRR di cui già 4 miliardi di euro sono stati impegnati dal Ministro della salute, Speranza, per un maxi piano per le cure domiciliari da rendere omogenee in tutto il Paese, e i 500 milioni di euro dedicati alla linea rivolta al sostegno delle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti. Ed anche la Regione Veneto potrebbe dedicare una parte dei 2 miliardi a disposizione della nuova programmazione 2021-2027 su obiettivi coerenti a questa grande sfida.
«Come associazione di categoria – conclude Boschetto – non possiamo non tenere conto che il 92% dei veneti ha la casa, ma solo il 6% delle case ha meno di 35 anni (rapporto Agenzia delle Entrate) e che c’è un mercato italiano delle soluzioni per la Smart Home da 350 milioni di euro (2018) in crescita esponenziale: un mercato straordinario per le nostre 55mila imprese artigiane venete dell’edilizia, installazione e legno che danno lavoro a oltre 111 mila addetti».