Millecento chilometri è la distanza tra Cosenza e Padova, oggi ricoperta in due ore di aereo, in dodici ore di auto, lo sanno bene i cinquemila calabresi di prima, seconda, terza generazione che vivono e lavorano nella nostra città. Ma anche quando nel Medioevo tale distanza era considerata abissale, i rapporti tra le due città erano proficui più di quanto oggi si possa pensare. Nel 1222 nasce la Scuola di Chirurgia, che vede come primo docente e fondatore di quella scuola il Magister Bruno da Longobucco, allora fiorente centro di scambi culturali e commerciali della Provincia di Cosenza.

Oggi, su proposta del medico e consigliere di origine cosentina Giampiero Avruscio grazie agli studi storici che hanno fatto riemergere l’opera di Bruno, il Comune di Padova gli dedica una via, oltre all’inaugurazione di un busto in bronzo venerdi 1 dicembre alle ore 17 presso il policlinico, nel corso di un convegno a lui dedicato in Aula Vesalio con un prestigioso riconoscimento al prof. Remo Naccarato da parte di un’associazione scientifica internazionale costituita da vari Rettori delle Università italiane.

Un altro forte legame fra le due città accomunate da una intensa propensione alla Cultura, è Gioacchino da Fiore, nato nella Provincia di Cosenza nel 1130. Fu uno dei grandi maestri della civiltà europea, ricordato da Dante nella Divina Commedia.

Si parlerà del Pensiero di Gioacchino da Fiore e della Sua presenza a Padova con la prof.ssa Valeria De Fraja studiosa della tradizione manoscritta di Gioacchino il sabato 2 Dicembre alle ore 16 presso l’Aula Magna G.Galilei del Bo.

Il programma, a cui partecipa il Comune e la Provincia di Padova, la Provincia di Cosenza e le Associazioni culturali “Gioacchino da Fiore” e “Brutium”, prevede anche l’esposizione a Prato della Valle di una mostra itinerante su S.Francesco di Paola in occasione dei 500 anni dalla Sua morte, oltre alla presenza di 80 espositori di prodotti tipici, artigianato e pittura.

Sempre dal giorno 1 al 3 dicembre ci sarà presso la Sala Sambonà di corso Umberto (Banca d’Italia) l’esposizione di quadri di pregevoli artisti cosentini dell’Associazione “Il Torchio”. Da non perdere!