ATTACCO AL MADE IN ITALY: CONTRAFFATTO IL BRAND IDROBASE
“Si sfrutta la credibilità del marchio Idrobase per affiancarlo a prodotti estranei al nostro core business. E’ il danno peggiore – commenta Bruno Ferrarese, uno dei due titolari del gruppo veneto – perché svilisce il valore del brand, basato sulla reputazione aziendale e del made in Italy. Adiremo le vie legali per tutelarci.”
“Proprio, perché consci della nostra crescita e delle insidie, che comporta – sottolinea Bruno Gazzignato, l’altro contitolare di Idrobase Group – da qualche mese abbiamo lanciato una strategia di rapporti più diretti con i distributori: dalla Corea alla Francia, dalla Spagna ai Paesi nordici. Ciò per meglio controllare la filiera dei prodotti e garantire la loro origine.”
“Nonostante i marchi siano internazionalmente protetti, le aziende italiane sono sostanzialmente indifese di fronte alle multinazionali del crimine, con grave danno economico e di immagine; d’altronde il fenomeno della contraffazione dei prodotti industriali è presente in tutti i Paesi emergenti ed è in crescita nelle nazioni sviluppate. Contro il malaffare internazionale bisogna aumentare la capacità di fare sistema” aggiunge Bruno Ferrarese.
A proposito di sistema, una buona notizia arriva infine dal progetto Safebreath.net, la rete d’impresa mirata alle tecnologie per l’abbattimento delle polveri sottili, che si generano nei siti industriali (PM2.5 e PM10): con l’anno nuovo, insieme alle partner Sibilia e MVT, Idrobase Group sarà presente alla grande Conferenza sulle Polveri, che si terrà al Cairo ed al successivo salone The Big5 Construct Saudi 2024, previsto in Febbraio a Riyadh, in Arabia Saudita.