Carenza di spazi, difficoltà a reperire manodopera, una filiera varia e articolata tanto per tipologia di imprese che per esigenze e necessità di sostegno. Sarà ben arduo dare soluzione agli “eterni” problemi della cantieristica veneziana se non si pone mano con decisione a quell’idea di Cittadella della nautica in gronda lagunare che il Distretto ha indicato all’attenzione degli Enti locali ormai da oltre un anno. E’ quel che pensano gli imprenditori del settore intervenuti l’altra sera all’annuale assemblea dei soci del Consorzio Consormare. Una trentina di ditte associate (principalmente nel Veneziano ma anche nelle province di Padova e Treviso), alle spalle il non piccolo merito di aver a suo tempo ideato il Salone nautico di Venezia, Consormare può considerarsi un osservatorio assai attendibile per avere il polso di bisogni e aspirazioni del comparto.

“La nautica a Venezia va messa in condizione di fare squadra” ha affermato il presidente Giuliano Borella. “La Cittadella, se realizzata, svolgerebbe senz’altro un ruolo di collante fra le imprese, faciliterebbe l’unirsi delle forze e il concretizzarsi di proficue sinergie in fatto di formazione del personale, innovazione, promozione e rilancio del settore”.

“Si tratta di un’idea che in linea di principio ha trovato il consenso degli amministratori (Comune, Provincia, ecc.)” ha poi spiegato il rappresentante del Distretto della Cantieristica Nautica Veneziana Renato Fabbro. “Il problema è ora dare uno sbocco pratico a questo plauso teorico, ragionando concretamente sulle ipotesi di localizzazione – come ad esempio l’area ex Irom - individuate nello studio curato in proposito da InVenice, l’apposita società di Camera di Commercio, Comune e Autorità portuale. E’ un’occasione che Venezia non può perdere, pena l’incapacità di reggere le sfide competitive che vengono da altre zone su entrambe le sponde dell’Adriatico”.

In attesa di veder realizzata questa formidabile opportunità, un’altra chance per le aziende nautiche che intendono ampliarsi l’ha segnalata nel suo intervento Michele Cazzanti, presidente dei Cantieri Dalla Pietà. 30.000 mq di area edificabile per attività commerciali e artigianali a Marina di Portegrandi, in Comune di Quarto d’Altino. Una zona certo più vocata alla nautica fluviale e priva delle potenzialità offerte dal waterfront lagunare, ma in ogni caso una possibile via di sfogo per un settore che ha necessità di crescere.

“E vediamo bene” ha osservato Fabbro “come i tempi degli imprenditori siano diversi da quelli della politica e delle Amministrazioni pubbliche”.