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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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"Autorità locali: attori chiave nella governance europea"

04/12/2006
Going local non significa perdere di vista la dimensione global. La creazione di network tra i vari enti locali può aiutare l’Europa a uscire dalla “crisi” in cui sembra essere caduta. E l’Italia è un esempio di come muoversi in tal senso: le amministrazioni locali italiane hanno dato un forte aiuto all’Europa, avvicinando i cittadini alle politiche europee. Anche le realtà più piccole possono dare grossi contributi e possono fare la ‘differenza’. “Queste novità non sono ancora riflesse nelle statistiche, e la sensazione della gente può essere ancora pessimista, ma tra breve anche Eurostat si accorgerà dei cambiamenti che si stanno generando in Europa”. Questo il messaggio della Commissaria alle Politiche regionali, Danuta Hubner, che ha tenuto una conferenza presso l’Università di Pavia, sul tema “Autorità locali: attori chiave nella governance dell’Europa.

La conferenza è stata organizzata dalla Fondazione Romagnosi, ente istituito da Comune, Provincia e Università di Pavia, con la finalità di promuovere e diffondere una cultura innovativa del governo locale e della sua amministrazione. L’intervento della Commissaria Hubner è stato introdotto dal Rettore dell’Università di Pavia, Angelino Stella, dal Presidente della Provincia di Pavia, Vittorio Poma, dall’Assessore comunale di Pavia Franco Sacchi e dal Presidente della Fondazione Romagnosi e Preside della Facoltà di Scienze politiche, Fabio Rugge.

Le sfide che la globalizzazione pone all’Europa richiedono strategie di integrazione locale, con il coinvolgimento di tutti. La velocità del cambiamento sociale ed economico tende a generare un senso di insicurezza. L’irruzione dei paesi emergenti sui mercati internazionali ha determinato effetti evidenti anche sul tessuto economico lombardo. Ora l’Ue comincia a essere vista, anche dai politici, come uno “scudo” contro tali effetti. Ma il compito dell’Ue non è impedire i fenomeni di globalizzazione ma di reagire ad essi cercando nuove strategie: i mercati non possono essere protetti.

L’invecchiamento demografico, ha ricordato la Commissaria europea, pone problemi alla previdenza, “ma le conseguenze peggiori si hanno nell’incapacità della gente a mettersi in gioco, a rischiare”. Le spinte all’innovazione vengono meno e le richieste di “protezione” dall’esterno crescono. Compito della politica è gestire il cambiamento senza scorciatoie allettanti.

Dove trovare allora le energie per il cambiamento? “Si sta già facendo strada, la vediamo nei governi locali” ha dichiarato Danuta Hubner. Paradossalmente i governi si sono allontanati dai cittadini e hanno perso efficacia innovativa, oltre che la fiducia della popolazione. Le misure sovranazionali mirano a superare la perdita d’iniziativa dei governi nazionali, ma i cittadini sentono lontana Bruxelles: “La fiducia venuta meno va allora ricreata, e ciò può avvenire a livello locale”. Questo livello garantisce infatti il controllo sulle politiche europee, coinvolgendo i privati, le istituzioni e le organizzazioni, le università, tutte quelle reti cioè che avvicinano i vari attori, fornendo un grosso contributo alla soluzione dei problemi. Ma la cosa più importante è che queste reti aiutano a generare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee.

Le aspettative locali sono legittime e vanno riconosciute - ha aggiunto la Commissaria - coinvolgendo la cittadinanza a livello territoriale nelle grandi scelte e nei processi decisionali. Ma ciò può avvenire con efficienza solo se la leadership a livello locale è forte e responsabile. La capacità d’innovare non può venire dall’esterno, deve nascere dal basso: servono istituti finanziari locali, centri di formazione locali (Università) e soprattutto le autonomie territoriali e la società civile.

In mattinata la Commissaria Hubner aveva incontrato il Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni e ha poi concluso la sua giornata di impegni con una visita al Sindaco di Milano Letizia Moratti.

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