“L’anziano in campagna vive meglio!” è quanto emerge dal secondo rapporto su “Condizione, bisogni ed aspettative del pensionato rurale” presentato a Villa Braida di Mogliano Veneto durante il seminario organizzato dalla Coldiretti regionale. L’indagine condotta dal Dipartimento di sociologia dell’Università di Padova ha coinvolto 1300 iscritti all’Associazione regionale pensionati di Coldiretti di età compresa tra i 55 e 90 anni, ai quali è stato proposto un questionario di circa cento domande. Lo studio corredato da un dvd dal titolo “Ve la racconto io la terra” e da un sito www.raccontiditerra.it evidenzia che vivere in campagna è sinomino di benessere e quanto la famiglia sia elemento di superamento di molti problemi connessi alla vecchiaia.

Nel territorio regionale vivono 827 mila anziani con più di 65 anni e rappresentano il 17,5 della popolazione.

I pensionati coltivatori diretti sono 80 mila dei quali 65 mila hanno più di 65 anni.

L’elaborazione dei dati curata dal professor Dario Da Re e dalla dr.ssa Giulia Leopardi e pubblicata in un testo realizzato grazie alla collaborazione con la Regione Veneto ha confermato alcuni aspetti costanti nel tempo rispetto alla prima edizione del 2001: svetta il ruolo della famiglia vista come una roccaforte di valori.

Nell’ambito domestico l’anziano rurale passa grande parte del proprio tempo per svolgere ancora attività manuali.

La percentuale dei pensionati non completamente autosufficienti è inferiore al 10%, ma anche per questa problematica entra in gioco la competenza famigliare che compensa le lacune del sistema assistenziale.

Essere accuditi in casa fa la differenza e se da un lato la comunità agricola sopperisce alle criticità dei servizi socio assistenziali pubblici è sempre maggiore la richiesta di incentivi e opportunità legati a questo aspetto.

La rigenerazione dell’agricoltura che ha orientato le imprese alla multifunzionalità è stata vissuta dai nonni in maniera esperta e saggia.

L’agricoltore della terza età ha trovato in questa evoluzione il suo spazio utile alla società: con i suoi ricordi è un operatore didattico eccellente con le nuove generazioni, forte del bagaglio di tradizioni è un consulente perfetto in agriturismo e si sperimenta nei servizi alla collettività (ad esempio come guida tecnica per coltivare gli orti in città).

Nel salutare i presenti Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto ha precisato che i grandi temi come la sicurezza alimentare, il rispetto dell’ambiente, la difesa dei prodotti tipici, i biocarburanti, gli Ogm sembrano trovare un punto di fermo sostegno e di riferimento proprio nei pensionati e nel loro modo di “fare agricoltura” e di rapportarsi con l’ambiente rurale.

Al convegno è intervenuto anche il leader nazionale dell’Associazione pensionati Senatore Natale Carlotto.