Cultura per le masse. Il ruolo delle tecnologie nel turismo
Il turismo è un fenomeno in crescita e l’economia va in questa direzione. Si assiste all’aumento vertiginoso della domanda di servizi turistici.
Il CNR dedica un dipartimento a Turismo e Beni Culturali, e crea con VIU, a Venezia, un luogo che affronti in modo sistematico queste problematiche. Dal 2006 finanzia un progetto di ricerca sulla gestione dei flussi turistici e il workshop di oggi è il primo di una serie di incontri su questi temi:
come le nuove tecnologie possono contribuire a decongestionare i centri storici dagli effetti negativi del turismo di massa e come allo stesso tempo possono offrire una migliore qualità della visita ai visitatori.
Questo primo incontro vuole lanciare il tema ed esporre i primi risultati della ricerca, ma il dibattito continua.
Sul sito www.univiu.org a breve il podcast dell’incontro e le slides dei relatori.
Andrea Granelli, membro del comitato di valutazione del CNR, apre i lavori del workshop spiegando che i turisti cercano nuovi servizi che migliorino la loro visita. Nuove discipline entrano a far parte degli strumenti utilizzati per analizzare e gestire il turismo di massa: la storia dell’arte, l’antropologia culturale, la semantica, la psicologia e la psicanalisi ci dicono molte cose su come conciliare cultura e massa. Oltre i linguaggi tradizionali, quello della rete, freddo, e quello suggestivo del cinema, della tv e degli spot, siamo sensibili a nuovi linguaggi per la narrazione: i videogiochi, la videoart, persino i modi di comunicare i dati aziendali.
Stefano Micelli, Dean di VIU, espone la ricerca “Comunicare città e cultura al turismo di massa” realizzata insieme a Marco Bettiol e a Silvia Vergani per il workshop:
L’offerta culturale è in difficoltà nell’interpretare l’evoluzione del mercato, caratterizzato da una crescente eterogeneità culturale, e la comunicazione, in mano a soggetti con interessi diversi, non risponde alle reali esigenze della comunità locale.
Il rischio, a volte, è il folklore, che la città diventi la caricatura di sé stessa, rischio che può arginare rinnovandosi con le contaminazioni che i visitatori e i nuovi cittadini portano con sé.
Le nuove tecnologie trasformano la natura dei flussi turistici: i grandi portali (Venere, Expedia, Opodo) portano a nuovi modi di organizzare l’accessibilità e l’offerta, e dall’accessibilità fisica e informativa si arriva all’accessibilità semantica, alla richiesta, da parte del visitatore, della comprensione della complessità culturale del luogo attraverso narrazioni e partecipazione attiva.
La domanda si informa, e manifesta sempre più interesse per la vita e i problemi della città.
Stiamo parlando di visitatori che non viaggiano in comitiva, che si informano su internet prima di arrivare.
Per questo si riscontra la disponibilità di questo tipo di visitatori ad accedere a uno spazio multimediale per capire la città.
Le nuove tecnologie rappresentano quindi un’opportunità per creare dei contenuti innovativi, che non si limitino solo a riutilizzare i contenuti esistenti nelle guide cartacee.
La sfida sta nell’inventare dei contenuti nuovi, per esempio coinvolgendo la popolazione locale, depositaria di storie e aneddoti: per esempio il turista vuole prendere le distanze dalla massa di visitatori che affollano Piazza San Marco, di cui fa parte ma con cui rifiuta di identificarsi, e preferisce confondersi con la popolazione locale.
Le tecnologie mobili, nonché le nuove porte di accesso alle città, come i visitor center multimediali, possono diventare i collettori di storie e aiutare il turista a immaginare un modo diverso di esplorare la città, cambiando le prerogative di visita e deconcentrando i flussi verso le zone meno conosciute.
Dopo le presentazioni di diverse ricerche sul tema durante la mattina, il pomeriggio sono stati presentati diversi casi studio e proposte di gestione efficace dei flussi turistici: History Unwired, presentato da Michael Epstein del MIT di Boston, REXplorer, un gioco per turisti presentato da Rafael “Tico” Ballagas della RWTH Aachen University di Aachen e da Steffen P. Walz del Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo, le audioguide della Tate Gallery realizzate da Antenna Audio di Milano, presentate da Donata Tornabuoni, e Ganim, una Guida Interattiva Mobile della Valle dei Templi di Agrigento, Sicilia, presentata da Piergiorgio Mangialardi, Direttore del Master in Hospitality Management di Castelbrando (TV).
Sul sito www.univiu.org a breve il podcast dell’incontro e le slides dei relatori.
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