Pontelagoscuro: grave colpo per il comparto dello zucchero
09/12/2006
“Profondamente contrariato”. Così si è definito Guidalberto di Canossa, presidente di Confagricoltura Veneto, alla notizia che lo zuccherificio di Pontelagoscuro, in provincia di Ferrara, sarà convertito in stabilimento per la produzione di biocarburante. La decisione della società SFIR, commenta di Canossa, contraddice gli accordi presi a suo tempo sul comparto bieticolo – saccarifero in attuazione della nuova Organizzazione Comune di Mercato e danneggerà in maniera grave la produzione veneta, colpendo quasi 500 produttori per circa 3 mila ettari di superficie. Una scelta tanto più grave, prosegue il presidente di Confagricoltura Veneto, in quanto interviene dopo la chiusura di un altro zuccherificio dei due rimasti in Veneto, cioè quello di Porto Viro, destinato alla produzione di bioetanolo. Insomma, si sta assistendo al progressivo smantellamento del comparto bieticolo – saccarifero veneto, tra i primi in Europa per rese, qualità del prodotto e competitività, in nome di interessi che con l’agricoltura nulla hanno a che fare.
Il disappunto per la decisione di non destinare più lo stabilimento di Pontelagoscuro alla produzione dello zucchero, conclude Guidalberto di Canossa, deriva anche dal fatto che si tratta di una presa di posizione unilaterale di parte industriale, assunta senza sentire la necessità non solo di consultare ma nemmeno di preavvertire gli altri soggetti coinvolti. Se l’industria intende mantenere buoni rapporti con il settore primario sia nel campo agroalimentare sia in quello energetico, dovrà per il futuro adottare altri metodi, basati sulla collaborazione e la condivisione delle decisioni più importanti.